Canone Rai per le canoniche

COMUNICATO DELL’UFFICIO AMMINISTRATIVO DIOCESANO SUL CANONE RAI
Quando una unità immobiliare (posseduta da un ente ecclesiastico) è utilizzata da un presbitero come propria abitazione (per es. dal parroco, dal vicario parrocchiale) l’abbonamento dovrà essere quello ordinario e sarà intestato alla persona fisica – sacerdote.
In questo caso occorre prestare attenzione alle modalità di pagamento del canone:
A) se l’intestatario è titolare dell’utenza elettrica, il canone sarà addebitato nella fattura elettrica;
B) se l’intestatario non è titolare dell’utenza elettrica il canone sarà pagato utilizzando il modello F24 (è questo il caso della maggior parte delle nostre parrocchie dove le utenze elettriche sono intestate all’ente ecclesiastico ed il canone RAI alla persona fisica del sacerdote).
La bozza del decreto del MiSE previsto dall’art. 1 comma 154 della legge n° 208/205 (oggetto di alcuni rilievi da parte della Corte dei Conti e quindi non ancora emanato) prevede che tutte le persone fisiche che possiedono un televisore ma non sono titolari dell’utenza elettrica debbano pagare il canone relativo all’anno in corso entro il 31 ottobre 2016, in un’unica soluzione, utilizzando il mod. F24 e indicando un codice tributo che sarà appositamente istituito. Si resta però in attesa dell’emanazione del decreto e della relativa norma.
ATTENZIONE: qualora una parrocchia abbia attivato l’abbonamento speciale (pari a € 203,70) intestato all’ente ecclesiastico, questo non ha subito variazioni nelle modalità di pagamento e pertanto doveva essere pagato, senza aggravi, entro il 31 gennaio scorso.