Prosegue fino al 16 febbraio, nella Collaborazione pastorale di Castelfranco Veneto, la Sav, la Settimana di animazione vocazionale promossa dai Seminaristi del Seminario maggiore insieme alle suore Discepole del Vangelo, alle Figlie della Chiesa e alle Francescane di Cristo Re. I seminaristi, le aspiranti e le novizie coinvolti nell’esperienza sono ospitati nelle famiglie e durante il giorno visitano anziani e ammalati, incontrano gli adolescenti nelle scuole e i ragazzi del catechismo, oltre a partecipare a qualche momento della vita pastorale delle parrocchie. Sabato 8 febbraio c’è stata la messa di apertura della Settimana, presieduta dal vescovo Michele, alla quale hanno partecipato in modo particolare gli operatori pastorali.
“Una settimana di grazia – l’ha definita il parroco del Duomo, mons. Dionisio Salvadori, introducendo la santa messa di inizio dell’esperienza sabato scorso 8 in Duomo, presieduta dal vescovo di Treviso mons. Michele Tomasi -. Le sette parrocchie della collaborazione, il Seminario e le tre comunità religiose presenti in territorio castellano sono come Maria ai piedi di Gesù, in ascolto per capire cosa desidera per la vita di ciascuno di noi. Insieme gli chiediamo «C’è Altro per noi?» (citando così il titolo dato alla settimana vocazionale).
“E’ una occasione di Grazia – ha ribadito anche il Vescovo – perché permette di confrontarsi con la vocazione a cui ciascuno è chiamato nella sua vita. Cristo – aveva ricordato poco prima commentando il Vangelo – chiede la nostra presenza fisica nel mondo, luce e sale, e non per far vedere che siamo più bravi ma che è bravo Lui perché con la sua Grazia noi compiamo miracoli. Il sapore lo dona la Parola, l’Eucarestia, la comunità in forza del Battesimo. E se saremo fonte di amore persino le nostre tenebre saranno luce”. Poi ha concluso aggiungendo: “E se qualcuno penserà che quell’Amore con Gesù è così bello da dare la vita, la comunità tutta sarà fortunata. Perché il nostro mondo ha bisogno di fare sogni alti per costruire un mondo bello dove stare insieme”. (F.G.)