Carissimi sacerdoti e diaconi, persone consacrate e fedeli della Diocesi di Treviso,
anche quest’anno, nella memoria liturgica della Presentazione al tempio di Maria Santissima, il 21 novembre, ricordiamo in maniera particolare le religiose che nei monasteri dedicano la loro vita alla preghiera e alla contemplazione: ricorre infatti la “Giornata pro Orantibus”.
Siamo tutti insieme popolo di Dio in cammino e Papa Francesco ci invita ad approfondire la dimensione sinodale della vita della Chiesa. La sinodalità, la scelta di percorrere un cammino comune, non significa fare tutti le stesse cose o essere uniformati, sia pure in un valido modello pastorale o in una forma anche nobile di servizio. La bellezza della Chiesa è costituita dalla varietà multiforme delle forme di vita che essa sa generare, in una risposta fedele, ricca di fantasia e di novità alla chiamata battesimale che tutti innesta in Cristo, fonte della vita. Le sorelle che donano l’esistenza al Signore in una scelta di vita claustrale scelgono di far splendere come lampada il loro amore, che arde in attesa dello Sposo che viene. Esse fanno luce – talvolta in modi misteriosi, ma reali – al nostro cammino sulle strade della fede e vivono in maniera indivisa e radicale il primato dell’amore di Gesù Cristo su ogni altra realtà, per quanto utile e necessaria. Esse sono in cammino con noi nel dono della preghiera di intercessione, nell’adorazione, nella lode nutrita di Parola di Dio. Ci insegnano la fatica, la centralità e la fecondità dell’ascolto della voce di Dio e del prossimo che modella e dà forma a tutta una vita e non si riduce ad un atteggiamento passeggero o facoltativo.
Nella nostra Chiesa diocesana sono presenti due monasteri femminili di vita contemplativa: il Monastero della Visitazione a Treviso (Monache Visitandine) e il Monastero di S. Antonio al Noce a Camposampiero (Monache Clarisse). Sono due luoghi importanti per la vita della nostra Diocesi. Sappiamo di poter affidare a queste nostre sorelle le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce che ci accompagnano, assieme a quelle di tutta la Chiesa universale.
Vorrei chiedere a tutti due attenzioni di reciprocità nei loro confronti: prendiamo anche noi un poco di tempo per pregare per queste nostre care sorelle, per sentirci uniti con loro davanti al Signore della vita; sosteniamole però anche concretamente nelle necessità della loro vita sobria e umile, in particolare nella loro cura per le sorelle più anziane. Ve lo chiedo per loro, il Signore ricompenserà la vostra generosità.
Vi saluto cordialmente e invoco su tutti voi ricche benedizioni.
✠ Michele Tomasi
Vescovo di Treviso
Treviso, 18 novembre 2021