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IN MARCIA: “per una PACE che si PENSA, si SENTE e si FA”: domenica 4 febbraio, con partenza alle ore 14.30 dal sagrato della chiesa di Onè di Fonte (non ci saranno bus navetta)

Informazione utile per i partecipanti: Non ci saranno bus navetta, ma i furgoni delle parrocchie ospitanti. Se ci si può organizzare autonomamente in più macchine (partenza e arrivo) meglio. “La pace non è solo questione di mente ma anche di cuore e, potremmo aggiungere, di mani. In una parola è tutto l’uomo, tutta l’umanità, e non solo una sua componente (gli illuminati?) a rendere possibile … Continua a leggere IN MARCIA: “per una PACE che si PENSA, si SENTE e si FA”: domenica 4 febbraio, con partenza alle ore 14.30 dal sagrato della chiesa di Onè di Fonte (non ci saranno bus navetta) »

Incontriamo la Chiesa sorella di Misiones y Neembucu in PARAGUAY con le “reducciones” gesuitiche dei musicisti della Capilla de Musica del Museo de Arte Guarany. DATE E LUOGHI DEI 5 INCONTRI DAL 27 OTTOBRE

Gli incontri si terranno, sempre alle ore 20.30,
al Teatro Busan di Mogliano Veneto il 27 ottobre;
– nella Parrocchia di Istrana il 28 ottobre;
– nell’Oratorio di Caerano San Marco il 31 ottobre;
– a Spinea il 3 novembre,
a Monastier il 4 novembre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 “LAS REDUCCIONES” DEI GESUITI: incontro con la musica, l’arte, la storia dei Guaranì del Paraguay
Scambio tra Chiese
Nelle prossime settimane accoglieremo dal Paraguay un gruppo di giovani artisti e musicisti che vivranno con noi un cammino itinerante, un evento culturale tra parrocchie, scuole superiori, gruppi e comunità civili, condividendo l’esperienza delle riduzioni gesuitiche del Paraguay

Dal 1999 preti diocesani e cooperatrici pastorali della nostra Diocesi sono inviati alla Chiesa del Paraguay in missione come fidei donum. La possibilità di avviare una piccola condivisione tra le due Chiese è sempre più un’esperienza che in questi ultimi anni il centro missionario diocesano sta cercando di promuovere. E questo stimola anche un ripensamento della missione come realtà che è di tutta la Chiesa, e di ogni Chiesa, chiamata ad annunciare, testimoniare la bellezza del Vangelo di Gesù. Anche la chiesa di Misiones -Ñeembucu è, dunque, missionaria; e ha molto da dire, condividere, testimoniare, donare a noi come a tutta la Chiesa universale, qualora ci mettessimo in fraterno atteggiamento di ascolto.

Siamo chiamati a superare l’idea della missione come un semplice aiuto che noi diamo (finché possiamo!) alle Chiese che diciamo essere “povere”. Abbiamo bisogno di ascoltare le Chiese, quello che loro annunciano e donano; anche questo è un cambio di prospettiva, perché spesso abbiamo inteso la missione come “noi che andiamo” ad annunciare, a dire, a comunicare ad altri. Più difficile intenderla come “anche noi ascoltiamo e camminiamo insieme” ad altri.

Le Chiese si donano gratuitamente la ricchezza e la bellezza del loro incontro con Gesù, incontro che ha segnato la loro storia, cultura, religiosità, vita; incontro che fa vedere nuove urgenze e appelli affinché il Regno sia sempre più visibile, credibile, accessibile a tutti. Proprio questa sarà la sfida futura: l’incontro e l’apertura per una possibile condivisione nella pastorale tra Chiese sorelle per “camminare assieme”.

Durante la visita del vescovo Michele, nel mese di gennaio, alla Diocesi di San Juan Misiones e Ñeembucu si è lanciata la sfida per iniziare a realizzare questo sogno-incontro-scambio. Grazie a questa riflessione tra vescovi, il direttore del centro missionario, alcuni fidei donum rientrati (preti e cooperatrici) insieme ad alcuni laici e consacrati della Chiesa di Misiones-Neembucu, è iniziata la preparazione e l’organizzazione per un’iniziativa di scambio; questo a partire dalla figura di san Pio X. Anche in Misiones-Neembucu conosceranno meglio Pio X come colui che ha preso le difese dei popoli indigeni, mentre loro ci faranno conoscere come san Roque Gonzalez e altri Gesuiti martiri hanno dato la vita insieme alle popolazioni guarani per dire che un “mondo diverso è possibile”, che l’accoglienza e la fraternità tra popoli e culture diverse non solo sono un dono, una ricchezza, ma sono pure un segno visibile del Regno.

Nelle prossime settimane accoglieremo dal Paraguay un gruppo di giovani artisti e musicisti che vivranno con noi un cammino itinerante, un evento culturale tra parrocchie, scuole superiori, gruppi e comunità civili, condividendo l’esperienza delle riduzioni gesuitiche del Paraguay. Attraverso l’arte, la musica, l’ascolto delle loro tradizioni e religiosità ci offriranno una riflessione sull’evangelizzazione che ha vissuto la terra guarani e gli indigeni tra XVII e XVIII secolo. La musica barocca del periodo delle riduzioni e la musica tradizionale del Paraguay saranno un linguaggio comune di incontro tra popoli, di scambio e di riflessione.

Siamo tutti invitati a condividere i diversi momenti, in particolare nelle serate organizzate nelle parrocchie di alcuni vicariati, in cui gli ospiti potranno anche intrattenersi a dialogare con gruppi, giovani, famiglie, oppure celebrare insieme l’Eucarestia.

L’incontro con questi fratelli appartenenti a un’altra storia e cultura ci aiuterà sicuramente a crescere in fraternità, apertura, solidarietà e ascolto, ma ancor di più l’accoglienza di questi fratelli, che sempre vengono definiti “più poveri e bisognosi”, ci darà l’occasione per iniziare a credere che sono un vera ricchezza e preziosità anche per noi e per una Chiesa realmente in uscita, missionaria e di tutti/per tutti.
Debora Niero
(da “Terre & Missioni” di ottobre – inserto missionario mensile di La Vita del Popolo”)

Nota storica a margine della “Peregrinatio corporis di San Pio X° appena conclusasi in diocesi
Papa Pio X pubblicò nel 1912 l’enciclica “Lacrimabili Statu” che ha, in un certo senso, anticipato l’attenzione che Papa Francesco ripone su questioni attuali come in il prendersi cura dell’Ambiente e dell’uomo che lo abita; la necessità di una conversione a stili di vita sempre più capaci di coltivare il “bene comune; e poi l’attenzione all’ascolto, al dialogo, all’incontro, al rispetto di quella saggezza e spiritualità dei popoli ancestrali, spesso martoriati. Imparare dalla loro saggezza che tutto è interconnesso, che l’armonia dell’uomo con il Creato è anche armonia di tutti con il Creatore, che uno stile predatorio verso Madre Terra è “abuso degli antenati, dei fratelli e sorelle, e ipoteca sul futuro dell’umanità”, è per noi oggi urgenza e necessità.
Un motivo in più nel mese missionario di ottobre di metterci in ascolto della Chiesa sorella del Paraguay e dei popoli Guaranì che hanno vissuto l’esperienza delle “Reducciones” gesuitiche.

 

 

 

 

 

 


Le iniziative in diocesi per la Giornata mondiale: venerdì 24 marzo, a Treviso, presso la Chiesa di Santo Stefano, ore 18.30 Santa messa e ore 21 la Preghiera di Taizè. Sabato 25 marzo, in oratorio a Paese, ore 20.45, serata di riflessione con la Teologa Anna Crisanti

VEDI NEL LINK CHE SEGUE gli strumenti di animazione proposti da Missio Italia

https://www.missioitalia.it/giornata-dei-missionari-martiri-2023/

 

Sono ancora tante le sorelle e fratelli uccisi in missione; ne faremo memoria durante le celebrazioni del prossimo 24 e 25 marzo, anniversario dell’uccisione in San Salvador del vescovo san Óscar Romero. Il loro sacrificio ci sia di stimolo ed esempio di totale dedizione all’annuncio della Buona notizia.
Quest’anno ricordiamo con particolare attenzione suor Maria De Coppi, missionaria comboniana, uccisa in Mozambico nel corso di un’azione terroristica.
Non dimentichiamo poi i nostri trevigiani: padre Ettore Cunial, di Possagno, ucciso in Albania; padre
Giuseppe Moretto, di Ciano del Montello, in Angola; padre Valeriano Fraccaro, di Castelfranco Veneto, a Hong Kong; padre Sergio Sorgon, di San Donà di Piave, in Madagascar; padre Bruno Zanella, di Povegliano, in Cina; suor Gina Simionato, di Santa Cristina, uccisa in Burundi.
E con loro vogliamo ricordare tanti altri, anche laici e giovani, che nella missione hanno perso la vita testimoniando Gesù e l’amore per il prossimo. Il tema che ci accompagnerà nella celebrazione e memoria dei martiri missionari è lo stesso che ha animato lo scorso mese di ottobre: “Di me sarete testimoni” (At 1,8).  Ne emerge con forza l’invito di Gesù a farsi prossimi ai quanti anelano “vita in abbondanza” che solo Lui può donare, ma anche a riconoscere nella nostra stessa vita la presenza dello Spirito di Gesù che ci trasforma, ci rinnova: la missione è sua iniziativa, e mentre ci invia per testimoniarlo, al contempo ci evangelizza.
Ci troveremo in tre appuntamenti distinti
per celebrare questo evento che invitiamo a far conoscere e a partecipare:
IL PRIMO APPUNTAMENTO:  il 24 marzo alle 18.30,  nella chiesa di Santo Stefano a Treviso sarà la Celebrazione eucaristica “dei missionari martiri” .  I religiosi e confratelli fidei donum possono concelebrare. Sappiamo che a molti sarà difficile partecipare; per questo ricordiamo che possiamo celebrare anche nelle nostre parrocchie o comunità, e allo stesso modo essere e sentirci in comunione (Messale Romano: Comune dei Martiri – III Per i missionari martiri).
IL SECONDO APPUNTAMENTO:  sempre nella chiesa di Santo Stefano a Treviso, il 24 marzo alle ore 21 è rivolto soprattutto ai giovani, chiamati a unirsi al “Gruppo Taizè Treviso-Venezia” per un tempo di preghiera e di meditazione condiviso, 
IL TERZO APPUNTAMENTO sabato 25 marzo alle ore 20.45, a Paese, in sala polivalente dell’oratorio parrocchiale,   aperto a tutti, giovani e adulti, gruppi o singole persone, che desiderano approfondire una proposta di riflessione sulla “radicalità della testimonianza nella vita del discepolo di Gesù”;
Ci guiderà
nella riflessione la biblista ANNA CRISANTI sul tema: “Il Martire (Gesù) nella sua radicalità di consegna al Padre” e “il risvolto di questa radicalità nella vita del discepolo di Gesù”.
La serata sarà anche animata con intermezzi artistico-musicali dell’Ensemble “Jardin de Musique”.

Le proposte sono diversificate in modo da offrire a più persone l’opportunità di scegliere e valorizzare un tempo ritenuto più
opportuno per soffermarsi a pregare o a riflettere sul tema proposto. Inoltre, nel sito del Centro Missionario possiamo trovare
materiale utile per l’animazione in parrocchia e durante la Quaresima. (don Gianfranco Pegoraro – direttore del Cmd)


L’incontro dei giovani che si preparano a vivere un’esperienza estiva in missione con la formazione curata in collaborazione dai Centri Missionari di Treviso e Vittorio Veneto e dagli Istituti missionari presenti in diocesi

  ECCO IL PROGRAMMA DELL’INCONTRO 10:00 ARRIVO IN ORATORIO A CORNUDA 10:00/10.30 ACCOGLIENZA E INTRODUZIONE ALLA GIORNATA 10.30/12:00 TESTIMONIANZA 12.00/13.00 PRANZO 13.00/13.30 ISTRUZIONI PER PELLEGRINAGGIO 13.30/16.00 PELLEGRINAGGIO ALLA ROCCA DI CORNUDA 16.00/16.30 RISTORO 17-18 MESSA 18/18.30 SALUTI E CHIUSURA GIORNATA

Celebrazioni in memoria dei missionari martiri 2022. Giovedì 24 marzo, ore 18.30, a Galliera Veneta: S. Messa nella GIORNATA DEI MISSIONARI MARTIRI. In allegato sussidi per l’animazione

 

Ogni anno durante la Quaresima siamo invitati ad una celebrazione che si qualifica come preludio tanto del Venerdì Santo, quanto della Pasqua: la Giornata dei Missionari Martiri.

La data del 24 marzo non è scelta a caso. Infatti, nel 1980, mentre celebrava l’Eucarestia, venne ucciso Monsignor Oscar A. Romero Vescovo di San Salvador nel piccolo Stato centroamericano di El Salvador. La celebrazione annuale di una Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri prende ispirazione da quell’evento sia per fare memoria di quanti lungo i secoli hanno immolato la propria vita proclamando il Vangelo.

Per questa 30ª edizione della Giornata si è voluto sottolineare proprio l’aspetto della voce dei martiri, che è Voce del Verbo. Invitiamo le comunità a non lasciar passare inosservata questa giornata di memoria, di preghiera e di digiuno per tutti coloro che soffrono a motivo della fede in Gesù.

Nelle Parrocchie o in famiglia, è possibile partecipare alla Via Crucis pregando anche per i tanti missionari/e consacrati e laici, che hanno dato o perso la vita annunciando il Vangelo. Come Centro Missionario celebreremo l’Eucarestia in memoria dei missionari martiri nella Parrocchia di Galliera Veneta il giorno 24 alle ore 18.30. Chi desidera può unirsi a noi.

Per tutti, ma soprattutto per i giovani, ci sarà la possibilità di incontrarci per assistere al docufilm “Passi verso l’Altrove” (regia di Marco Zuin) a cui farà seguito anche un dialogo con alcuni protagonisti presenti tra di noi. È una interessante opportunità di incontro con vari aspetti della “diversità”, coglierne la bellezza in un contesto di relazioni fraterne con l’altro e l’altrove. L’appuntamento sarò per il 26 marzo alle ore 20.30 a Treviso (Cinema Corso)

Inoltre il 23 marzo alle ore 20.30 nei canali social della Diocesi e del Centro missionario, verrà messo a disposizione una trasmissione di approfondimento sul tema del martirio attraverso alcune testimonianze e saranno ricordati i martiri nativi del nord est. Sarà poi presentato il progetto di supporto ai bisogni essenziali dei campi dei profughi del Myanmar che i Centri missionari diocesani del Triveneto congiuntamente sosterranno in questa occasione. La trasmissione potrà essere seguita anche su Telechiara alle ore 19 e su Telepace alle ore 21.

VEDI IN ALLEGATO il video e l’elenco dei missionari uccisi e materiale per l’animazione della Giornata Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Secondo i dati raccolti dall’Agenzia Fides, nell’anno 2021 sono stati uccisi nel mondo 22 missionari: 13 sacerdoti, 1 religioso, 2 religiose, 6 laici. Riguardo alla ripartizione continentale, il numero più elevato si registra in Africa, dove sono stati uccisi 11 missionari (7 sacerdoti, 2 religiose, 2 laici), cui segue l’America, con 7 missionari uccisi (4 sacerdoti, 1 religioso, 2 laici) quindi l’Asia, dove sono stati uccisi 3 missionari (1 sacerdote, 2 laici), e l’Europa, dove è stato ucciso 1 sacerdote. Negli ultimi anni sono l’Africa e l’America ad alternarsi al primo posto di questa tragica classifica. Dal 2000 al 2020, secondo i nostri dati, sono stati uccisi nel mondo 536 missionari.
L’elenco annuale di Fides ormai da tempo non riguarda solo i missionari ad gentes in senso stretto, ma cerca di registrare tutti i cristiani cattolici impegnati in qualche modo nell’attività pastorale, morti in modo violento, non espressamente “in odio alla fede”. Per questo si preferisce non usare il termine “martiri”, se non nel suo significato etimologico di “testimoni”, per non entrare in merito al giudizio che la Chiesa potrà eventualmente dare su alcuni di loro. Allo stesso modo usiamo il termine “missionario” per tutti i battezzati, consapevoli che “in virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario. Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione” (EG 120).
(SL) (Agenzia Fides 30/12/2021)

VEDI sul seguente link un power point che presenta le figure dei missionari e missionarie uccisi:
 https://view.officeapps.live.com/op/view.aspx?src=https%3A%2F%2Fwww.diocesitv.it%2Fcentromissionario%2Fwp-content%2Fuploads%2Fsites%2F15%2F2021%2F12%2FMissionari-uccisi-nel-2021-1.pptx&wdOrigin=BROWSELINK

Materiale per la Giornata dei Missionari Martiri 2022