PRESENTAZIONE STEFANO CHIOATTO
A pochi mesi dalla fortunata edizione di «Pio X, le Olimpiadi e lo sport» il team formato da Antonella Stelitano, Quirino Bortolato e Alejandro Mario Dieguez presenta una nuova ricerca, pubblicata nella collana del Centro Studi San Pio X, che non può che attirare la curiosità di studiosi e appassionati.
Di primo acchito ci si potrebbe chiedere in quale modo un mezzo di locomozione, che negli anni della vita di Giuseppe Sarto-Pio X vede una sua evoluzione tecnica, che dai diversi prototipi, passando per strumento di svago e di divertimento per i ceti sociali più abbienti, finisce per diventare mezzo di spostamento popolare, ha a che fare con la Chiesa, il magistero, la pastorale.
La Chiesa vive ed opera all’interno della storia: ogni nuovo strumento frutto delle scoperte scientifiche o dello sviluppo tecnico non ha solo un valore strumentale, riguarda l’uomo, il suo modo di porsi di fronte alla vita; ha conseguenze sulla qualità della vita e sulle relazioni con i beni e con gli altri.
Le questioni che il tema dell’uso della bicicletta incrocia riguardano la storia sociale, quella del costume, il modello ideale di prete, declinato nelle modalità quotidiane del ministero.
Attorno a questo argomento si svolge un interessante dibattito, di cui questo lavoro dà ampiamente conto, nel quale si confrontano diverse scale di valori: la sobrietà nell’uso dei mezzi e il costo iniziale della bicicletta, che la rendeva disponibile solo alle classi agiate, il suo utilizzo per passatempo e sport e la sua necessità per velocizzare i trasporti, il decoro dell’immagine del prete e le urgenze del ministero. Dopo un’iniziale contrarietà, alla fine le motivazioni pastorali prevarranno, liberalizzandone l’impiego
da parte del clero, fino a giungere a noi e alle Clericus Bike Cup che si sono disputate negli ultimi anni.
BICICLETTA, SOCIETÀ E CHIESA AI TEMPI DI PIO X
I tre contributi che compongono questo lavoro sono documentatissimi e si fanno apprezzare per il loro stile che consente una lettura piacevole. Le vicende chi vi ritroviamo, pur non costituendo un aspetto centrale di vita ecclesiale, ci aiutano a ricostruire meglio il contesto del rapporto Chiesa società e a conoscere di più la storia che ci conduce ai nostri giorni.
Auguriamo ai tre studiosi, che ringraziamo, di continuare ancora la loro collaborazione, se ci si passa l’espressione, in un “tandem”, ma a tre posti.
Stefano Chioatto – Presidente del Centro studi Pio X
ANTONELLA STELITANO
giornalista, laureata in relazioni internazionali, si dedica da anni agli studi su sport, pace, diritti umani e movimento olimpico. Ha pubblicato sull’argomento vari saggi oltre ai volumi: “Olimpiadi e Politico, il CIO nel sistema delle Relazioni Internazionali” (Forum Editrice, 2008), con Jacopo Tognon “Sport, Unione Europea e Diritti Umani. Il fenomeno sportivo e le sue funzioni nelle normative comunitarie e internazionali (Cleup, 2011) e “Le Olimpiadi all’ONU. Le Nazioni Unite e lo sport dall’embargo all’Olimpismo” (Cleup, 2012).
QUIRINO BORTOLATO
laureato in fisica, ha insegnalo matematica e fisica dal 1970 al 2011. Accanto agli studi legati alla storia della fisica e della matematica ha effettuato ricerche sulla vita e sull’opera di San Giuseppe Sarto. Nel 1983 è stato uno degli ispiratori dell’istituzione della Fondazione Giuseppe Sarto di Riese Pio X (Treviso), con la quale ha collaborato dal 1985 al 1999. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni apparse tra il 1973 ed il 2012.
ALEJANDRO MARIO DIEGUEZ
assistente dell’Archivio Segreto Vaticano, dal 1999 si occupa del riordinamento e dell’inventariazione di fondi archivistici del Novecento, in particolare delle carte private del pontefice San Pio X, sulle quali ha pubblicato: L’archivio particolare di Pio X. Cenni storici e inventario (Archivio Segreto Vaticano 2003), con Sergio Pagano Le carte del «sacro tavolo». Aspetti del pontificato di Pio X dai documenti del suo archivio privato, voll. 2 (Archivio Segreto Vaticano 2006), Carte Pio X. Scritti, omelie, conferenze e lettere di Giuseppe Sarto. Cenni storici, Inventario e Appendice documentaria (Archivio Segreto Vaticano 2010).
INDICE
Presentazione pag. 9
Stefano Chioatto
Premessa pag. 11
Antonella Stelitano, Quirino Bortolato, Alejandro M. Dieguez
Storia della bicicletta in Italia tra sport, moda, costume e società pag.15
IL ciclismo diventa uno sport: le prime società in Italia pag.33
La bicicletta nella diocesi di Treviso tra fine Ottocento e inizio Novecento pag. 47
L’invenzione bicicletta: le tappe principali della sua evoluzione Quirino Bortolato pag. 67
1490: Leonardo Da Vinci inventò la bicicletta? Pag.67
1791: Il celeri fero e i conte Mede De Sivrac pag.69
1817-1818: L’invenzione dello sterzo e la draisina del Barone Karl Drais pag.70
Bicicletta, società e Chiesa ai tempi di Pio X BICICLETTA, SOCIETÀ E CHIESA AI TEMPI DI PIO X
1840: L’invenzione delle pedivelle e la draisina a leve spinta in equilibrio
1861: L’invenzione del velocipede a pedali e la michaudine pag.73
1868-1880: La nascita e l’evoluzione tecnica del biciclo pag.75
1868: La trasmissione a catena pag.77
1885-1887: L’evoluzione del telaio pag.78
1888: John Boyd Dunlop e l’invenzione dello pneumatico pag.78
1889: Si impone il termine bicicletta pag. 80
La bicicletta e il clero: da Leone XIII a Pio X… fino ai nostri giorni Alejandro Mario Dieguez pag.83
La diffusione iniziale: uno sguardo oltralpe e oltre oceano pag.84
La bicicletta investe la Curia romana pag.87
IL 1894 un anno cruciale pre i preti ciclisti pag.89
L’opuscolo I preti in bicicletta pag. 90
Il cardinal Sarto proibisce la bicicletta al clero mantovano pag. 91
Il quesito a Roma del vescovo di Szatmár pag.95
Milano e Cremona portano la questione a Roma pag.97
Dopo il 1894 una grande confusione pag.102
La reazione: l’equilibrio “ciclistico dei vescovi francesi e statunitensi pag. 107
La situazione in Italia: la lucida analisi di un sedicente “prete di campagna” pag.112
Il Pontificato di Pio X: richieste, proteste, condanne e timide aperture pag.123
Alcune timide aperture pag.123
L’opposizione costante in Lombardia pag. 125
La bicicletta “bandiera” dei preti modernisti pag. 129
La rimonta parte dalla Romagna pag.132
Il fratino che vuole “sposare” la sua bicicletta pag. 132
Da Parma un nuovo affondo sulla «Rassegna Nazionale» pag. 134
Il “colpo di pedale” dei vescovi della Romagna pag. 138
Il plebiscito popolare dei sacerdoti faentini pag.143
La bicicletta del clero faticosamente conclude il suo “giro” pag.144
Appendice fotografica pag. 157
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