Aveva quasi quaranta anni e mezzo quando sedette a Treviso sul suo stallo canonicale nella prima domenica di Avvento, il 28 novembre 1875.Chiamato dal vescovo Zinelli, svolse una attività fra cattedrale, la curia ed il seminario, ma non mancò di impegnarsi anche sul fronte del Movimento Cattolico trevigiano, che stava muovendo i primi passi e che dal 1892 in poi avrebbe dato grande impulso alle Casse Rurali cattoliche, e in campo giornalistico con i periodici L’Eco del Sile (1878-82) e Il Sile (1883-1885), sfociati poi dopo qualche tempo ne La Vita del Popolo, fondato nel 1892. Fu principalmente cancelliere vescovile, direttore spirituale del seminario e canonico residenziale: il Marchesan ha infatti evidenziato anche la presenza come consigliere nel Tribunale Ecclesiastico e come esaminatore prosinodale.Durante il periodo trevigiano ebbe modo quindi di addentrarsi sempre più e meglio nei meandri del diritto canonico e di conoscere bene i problemi dell’ambiente seminariale.Come oratore continuò ad essere ricercato, come catechista fece tesoro delle esperienze di Tombolo e di Salzano (portò con sè i due quaderni scritti a Salzano) e in ambito liturgico continuò a tenersi aggiornato, specialmente in tema di musica sacra (nel 1882 partecipò ad Arezzo al centenario del monaco aretino).Circondato, nonostante l’età relativamente giovane, dalla stima dei suoi confratelli, come riconoscimento del suo valore fu eletto primicerio del capitolo il 12 giugno 1879 e, alla morte del vescovo Zinelli, a 44 anni divenne Vicario Capitolare: resse quindi le 210 parrocchie e i circa 350.000 fedeli della diocesi fra il 27 novembre 1879 ed il 26 giugno 1880.Durante i quasi nove anni di servizio alla Chiesa di Treviso servì tre vescovi: Federico Maria Zinelli fra il 1875 ed il 1879, Giuseppe Callegari dal 1880 al 1883, e Giuseppe Apollonio fra il 1883 ed il 1884. Nel settembre 1884 gli giunse la notizia di essere stato nominato vescovo di Mantova, e il successivo 16 novembre 1884 fu consacrato vescovo a Roma, nella chiesa di S. Apollinare, dal cardinale mantovano Lucido Maria Parocchi (Mantova, 1833-Roma, 1901), vicario di Leone XIII per la città di Roma.In una foto dell’anno scolastico 1875-76, assieme al vescovo mons. Zinelli, alle spalle di mons. Pietro Jacuzzi, cappellano di Riese che lo avviò al sacerdozio, a quell’epoca professore e rettore del seminario di Treviso.
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