L’Istresco (Istituto per la storia della Resistenza e della Società contemporanea della Marca Trevigiana), e l’Editrice San Liberale di Treviso, comunicano di aver pubblicato l’opera Nel giugno del 1945, dalle pagine del «Bollettino Ecclesiastico della Diocesi di Treviso» si invitavano i sacerdoti posti alla guida delle 223 comunità locali a redigere una relazione sulle principali vicende accadute nel proprio territorio durante il periodo bellico.
Il vescovo Antonio Mantiero intendeva così soddisfare la richiesta che la Sacra Congregazione Concistoriale aveva rivolto agli ordinari diocesani italiani. Mons. Costante Chimenton, suo vicario generale, fu incaricato di raccoglierle, sollecitando molti parroci a comporre una «cronistoria particolareggiata» che descrivesse «bombardamenti, rastrellamenti, fucilazioni, vicende, sequestri, fuga dei soldati, azione de’ patrioti», nonché il contributo del clero «a vantaggio degli sfollati, dei sinistrati, di prigionieri, degli internati di Treviso». Furono 198 le “cronistorie” che giunsero al vicario nell’arco di dieci mesi; rimasero per più di sessant’anni tra le sue carte personali nei locali del Seminario vescovile dove aveva vissuto fino alla morte. Qui furono rinvenute nel 2008 e subito affidate all’attenzione di don Giorgio Morlin che le aveva a lungo cercate nel corso dei suoi studi sulla Chiesa trevigiana.