Presentazione volume su monsignor Giovanni D’Alessi

Presentato il volume su mons. Giovanni D’Alessi al convegno su “Pio X, la liturgia e la musica”
 
Parlare della riforma della musica sacra a Treviso a seguito del Motu Proprio di Pio X “Tra le sollecitudini” significa riferirsi soprattutto a mons. Giovanni D’Alessi (1884-1969) che ne fu il principale promotore nel suo incarico di direttore della Cappella musicale della Cattedrale dal 1911 al 1966, di insegnante di canto sacro in seminario dal 1912 al 1966 e di fondatore e direttore della scuola ceciliana dal 1927 al 1964.
 
Il Capitolo della Cattedrale ha voluto onorarne la memoria in occasione del 40° anniversario dalla morte, con un convegno che si è celebrato il 26 novembre 2010, ed ora escono gli atti, curati da d. Giuseppe Benetton.
 
La sua memoria è rimasta viva in tutti gli organisti e i direttori delle corali parrocchiali di una certa età, che ricordano con stima ed ammirazione le sue poderose esecuzioni con cori che giungevano fino a 150 elementi. In ambito scientifico internazionale è tuttavia ricordato per la sua attività di ricercatore e di musicologo, di cui ha dato prova nelle numerose pubblicazioni.
 
Mons. Giuseppe Rizzo, introducendo il volume degli atti, rilegge il contributo dato da D’Alessi, facendone cogliere l’attualità nell’esperienza liturgica e più ampiamente in quella spirituale.
 
Mons. Gildo Tessari, un suo successore nella direzione del coro della Cattedrale, offre i suoi ricordi biografici, legati alla figura del Maestro, in particolare nel suo rapporto con i seminaristi, con alcuni aneddoti.
 
Il prof. Antonio Lovato nel suo intervento mette in luce la formazione di Giovanni D’Alessi e le relazioni con i musicologi del tempo. Certamente le sue note illustrative al motu proprio, uscite in prima edizione nel 1920, rieditate ed ampliate nel 1928 e nel 1934 costituiscono uno dei più autorevoli commenti al documento pontificio. In esse D’Alessi si distingue per il metodo espositivo e dimostra una consapevolezza delle problematiche legate alla natura e alla storia della musica sacra che si regge sulla consuetudine con le fonti e sull’esercizio di lettura e di analisi dei repertori antichi. Emerge l’interesse per il recupero della musica liturgica, specialmente il canto piano e la polifonia rinascimentale, che si apre agli esiti della scuola di Solesmes e si misura con le posizioni che alimentavano il dibattito internazionale, ma senza ostracismi preconcetti per la musica contemporanea.
 
D. Giuseppe Benetton, mettendo in rilievo l’azione di D’Alessi quale aiuto bibliotecario alla Capitolare, dimostra come proprio questo suo incarico gli abbia consentito di approfondire le sue conoscenze musicali. La scoperta del valore dei documenti musicali lì conservati e la loro l’inventariazione, lo hanno poi messo in collegamento con i più valenti studiosi del tempo. Tutto ciò che si è salvato dall’incendio del 1944 lo si deve a lui.
Antonio Silvestri illustra la ricchezza del fondo D’Alessi attualmente conservato alla Capitolare: una vera miniera di informazioni e di documentazione sul contributo da lui dato all’applicazione della riforma musicale voluta da Pio X, sulla sua attività di musicologo e su quella di direttore di coro; il tutto corredato dalla sua discografia e da esemplificazioni dell’epistolario.
 
Luigi Lera, ripercorrendo le vicende della Cappella musicale del Duomo di Treviso nel Rinascimento, fa cogliere l’importanza del lavoro svolto da D’Alessi nei confronti del patrimonio storico della città e della Chiesa di Treviso nel riportare alla luce i documenti musicali conservati nella Capitolare che hanno permesso di ricostruire la storia e il valore artistico di quell’esperienza. L’autore aggiorna sull’impegno attuale della Biblioteca Capitolare per valorizzare e mettere a disposizione il patrimonio conservato e sulle prospettive della ricerca. Gli atti si chiudono con una nutrita appendice fotografica e documentaria. Il volume è disponibile in casa Toniolo e presso la Biblioteca Capitolare. d. Stefano Chioatto