A 25 anni dalla morte, sopraggiunta il 24/12/1999 a Vittorio Veneto, la comunità parrocchiale di Loreggia vuole ricordare la figura di Padre Bruno Marcon, missionario della Consolata a Roraima in Brasile dal 1969 al 1984.
E’ stato un instancabile difensore della causa degli Indios d’Amazzonia, un popolo ricco di valori umani e autentici, purtroppo vittima di soprusi e violenze da parte di quello che lui stesso definisce in uno dei suoi 5 libri l’uomo bianco, volto al progresso e alla sete di ricchezza nell’America Latina.
Padre Bruno ha urlato a gran voce con largo anticipo quello che a partire dagli anni Ottanta sarebbe diventato un tragico fenomeno di portata mondiale: la deforestazione dell’Amazzonia e la vandalizzazione di paesaggi vergini con la conseguente destabilizzazione ambientale di cui è stata vittima l’umanità intera.
Gli Indios, abitando le foreste da sempre, sono stati i primi a subirne le più pesanti e dirette conseguenze, dovendo convivere con furti e devastazioni delle loro terre d’origine da parte dei fazendeiros, grandi possidenti e sfruttatori terrieri. In questo triste panorama d’oltreoceano Padre Bruno Marcon si è distinto come difensore degli ultimi, cercando con la sua opera di evangelizzazione di donare agli Indios dignità e metodi di civile sopravvivenza.
Nella memoria dei loreggiani è rimasta impressa la grande campagna di raccolta fondi di metà anni Ottanta chiamata Una mucca per l’indio, ideata e promossa dall’amico Padre Giorgio dal Ben di Monastier di Treviso e sostenuta da Padre Bruno Marcon. L’iniziativa ha avuto un illustre primo donatore: il papa di allora, Giovanni Paolo II, aveva donato due milioni di lire, dando il la alla diffusione dell’iniziativa a livello nazionale e locale.
La mostra fotografica che ripercorre la vita e l’opera di Padre Bruno Marcon sarà visitabile nei locali della parrocchia di Loreggia nei giorni festivi dal 28 dicembre al 6 gennaio.
Maria Camilla Bellinato
Ass. “Amici degli indios-P. Bruno Marcon ODV” Gruppo Missione e solidarietà.