> Francesca Celeghin, della Comunità di Villaregia, dal Brasile
Missionarietà aperta a tutti.
Da vari anni, la diocesi di Campo Limpo, nella periferia sud-occidentale della grande area metropolitana di San Paolo (Brasile), alla quale facciamo riferimento come Comunità missionaria di Villaregia, sostiene un’esperienza annuale di formazione missionaria che coinvolge molti laici e si svolge in vari luoghi del Brasile, dentro e fuori lo stato di San Paolo.
Per questo, il Consiglio missionario diocesano (Comidi) di Campo Limpo organizza da vari anni un corso di preparazione che avviene in gennaio (tradizionalmente mese di vacanza in Brasile).
Fino a qualche anno fa, il corso era rivolto alle sole persone disponibili a vivere un tempo (di almeno un anno) di missione fuori dallo Stato di San Paolo, alternandolo con una ulteriore esperienza missionaria in un luogo più vicino.
Ultimamente si è rivista la struttura e la stessa proposta del corso. La formazione missionaria è ora aperta a tutti, giacché tutti siamo chiamati a viverla e testimoniarla con il nostro stile di vita quali discepoli di Gesù.
Dopo un primo semestre inizia invece un percorso formativo che prevede alcune attenzioni specifiche per la missione “além fronteiras” (oltre i confini) e quindi rivolta a chi effettivamente si impegna a partire, uscendo dallo Stato brasiliano di San Paolo.
I temi trattati, che sono anche le nuove sfide e frontiere missionarie, sono vari: dalla missione ad gentes al dialogo interreligioso, con un’apertura sempre maggiore alle tematiche attuali e alle urgenze dell’evangelizzazione, al rispetto e cura per la “casa comune”, alla giustizia, alla riconciliazione… il tutto a partire dall’ascolto partecipato della Parola di Dio.
Un po’ alla volta, il coordinamento del corso (un’équipe di laici e consacrati) ha coinvolto negli incontri anche persone provenienti da altre realtà pastorali, crescendo quindi nello spirito di collaborazione e nel lavoro in rete. Normalmente vi partecipano adulti, laici, coppie, ma con una sempre maggior presenza anche di giovani.
In questo tempo di pandemia la formazione è continuata, ma non ci è stato possibile vivere un’esperienza di missione andando e avvicinando le situazioni periferiche da incontrare e visitare.
Siamo grati al Signore che comunque ci ha consentito di mantenere accesa la passione per l’evangelizzazione continuando gli incontri e i momenti di ascolto della Parola. L’esperienza di missione vera e propria vede la formazione di équipe, piccoli gruppi di persone che vanno a visitare le famiglie, ascoltando i bisogni e la sofferenza della gente, ad annunciare in vario modo la Buona notizia, ad animare la liturgia con spirito missionario, a preparare incontri in cui vengono trasmessi i valori della comunione, della fraternità e della missione.
Una nostra parrocchiana, che vive questa esperienza di formazione da anni, ci ha detto: “Ovunque mi sia chiesto di andare, io sono disposta, anche affrontando difficoltà o possibili pericoli, perché la Buona notizia deve essere annunciata e io voglio offrirmi per questo servizio, che per me è la gioia più grande!”. (Francesca Celeghin)