Dall’Iraq giunge la statura della Madonna di Batnaya, in pellegrinaggio nella collaborazione pastorale di Cornuda

La statua della Madonna proviene dal villaggio che si trova nel nord dell’Iraq, a una ventina di chilometri da Mosul, la seconda città più
importante del Paese. Appartiene alla locale comunità cattolica, che era composta da un migliaio di famiglie. Famiglie che sono state costrette ad abbandonare le proprie case dopo gli attacchi dell’Isis del 2014. Distruzioni, incendi e devastazioni non hanno risparmiato
nemmeno chiese, cimiteri e monasteri, con profanazioni e vandalismi ripetuti e violenti. Icone lacerate, altari violati e statue decapitate
o usate per il tiro al bersaglio sono state il macabro bottino dei combattenti dello stato islamico.
Ad alcuni anni di distanza solo una piccola percentuale degli abitanti è riuscita a rientrare in patria e la recente visita di papa Francesco del marzo 2021 è stata un ulteriore segno di speranza.
Tra le organizzazioni più attive per la ricostruzione c’è la Fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre”, che è riuscita a sostenere la presenza e il ritorno dei cristiani in Iraq grazie a diversi progetti e iniziative.
Tra queste c’è anche il pellegrinaggio di questa statua, partito lo scorso giugno dalla Lombardia, dove è stato fatto il restauro, conservando volutamente i segni della profanazione.
La mano destra, che era stata amputata, è collocata vicino ai piedi, le fattezze del volto e della corona sono rimaste incomplete, dopo aver ripristinato la testa che era stata mozzata.
Da lunedì 31 gennaio fino a domenica 13 febbraio la Madonna di Batnaya sarà ospitata nella chiesa parrocchiale di Cornuda e successivamente nel Santuario Madonna di Rocca. “Lo scopo – spiega il parroco di Cornuda don Francesco Marconato – è sensibilizzare tutti i fedeli sulla necessità di invocare la pace dal Signore per le terre martoriate dell’Oriente, secondo la tradizione evangelizzate
dall’apostolo Tommaso. Questa presenza sarà l’occasione per varie iniziative di preghiera e di riflessione”.
La cerimonia di accoglienza, con la preghiera del rosario e la messa, sarà lunedì 31 alle 18 a Cornuda.
Giovedì 3 alle 20.30 Andrea Trentini della Comunità di Sant’Egidio svilupperà il tema “Papa Francesco in Iraq, la sfida della convivenza”. Dal pomeriggio del 7 febbraio la statua sarà al Santuario, che ospiterà la sera di giovedì 10 l’intervento di suor Marta
Arosio, missionaria dell’Immacolata-Pime, sul tema “In dialogo con l’Islam per una reciproca ospitalità”.
Batnaya è stata occupata dall’Isis dall’agosto 2014 al novembre 2016. Tra gli edifici completamente rasi al suolo c’è anche un asilo che ospitava 124 bambini, costretti, per non essere uccisi con le loro famiglie, a rifugiarsi nel Kurdistan iracheno, accolti e assistiti dalla chiesa locale.
Nel programma di rientro degli sfollati c’è anche la ricostruzione di questa scuola gestita dalle Suore Domenicane di Santa Caterina da Siena. Manca ancora un quarto della somma necessaria di 215 mila euro e il pellegrinaggio della statua aiuterà anche la raccolta fondi.
(da Vita del Popolo – Mirco Cavallin)