In Brasile ci ha lasciato P. Arnaldo De Vidi, originario di Biancade, missionario Saveriano

In Vita del Popolo (vedi allegato) la figura del missionario deceduto la sera di martedi’ 2 febbraio all’ospedale Guadalupe di Belém, Nord Brasile, dove era ricoverato da alcune settimane a causa della presenza di cellule tumorali.  P Arnaldo (Ruggero) De Vidi aveva 80 anni, essendo nato il 27 maggio 1940 a Biancade di Roncade. In questi anni era parroco nella Parrocchia-Santuario Nuestra Señora del Perpetuo Soccorro, a Abaetetuba (PA).

Proveniente dal Seminario Diocesano di Treviso, dove frequenta le medie inferiori e superiori fino al 2° anno di Liceo, entra in Noviziato dei Padri Saveriani a San Pietro in Vincoli (02.10.1960). A Parma emette la prima professione religiosa e missionaria (03.10.1961), la professione Perpetua (12.09.1965) e dove riceve anche l’ordinazione presbiterale (15.10.1967).
Dopo un anno di studio della lingua inglese a San José (California), arriva a Taipei (Taiwan) il 30.08.1969. Lì studia per due anni la lingua cinese (1969-1971). Dal 16.05.1971 al 16.07.1972 è direttore dell’Ostello per studenti Universitari nell’ edificio dove oggi vive la comunità Saveriana.
Dopo la chiusura della presenza Saveriana a Taiwan, P. Arnaldo viene destinato come addetto al Centro di Educazione alla Mondialità e al Centro Cinematografico Saveriano (1972-1974). Dopo un breve periodo a Gallico, nel 1975, viene destinato al Brasile dove trascorre quasi tutta la sua vita impegnato come parroco, rettore, direttore dell’Ufficio Missionario (Sâo Paulo-Brasilandia) e professore. Dal 1996 al 2006 p. Arnaldo ritorna in Italia dove svolge principalmente il ruolo di Direttore del CEM- Mondialità, per poi ritornare definitivamente in Brasile. Il suo ultimo impegno missionario, infatti, è stato quello di parroco nella Parrocchia-Santuario Nuestra Señora del Perpetuo Soccorro, a Abaetetuba (PA).

RICORDO DI PADRE ARNALDO DE VIDI… di don Giuliano Vallotto
Anche Arnaldo se ne è andato. Prima di partire per l’America Latina avevamo fatto una serata insieme nell’ affollata sala parrocchiale di Biancade dove io da poco più di tre anni ero cappellano.
Eravamo carichi di sogni e di speranze. Parlavamo di America Latina, continente povero ma pieno di speranza di liberazione.
Lui partì poco prima di me. Lui mezzo poeta, mezzo letterato ma ancorato alla terra dei ” senza terra “.
Una volta arrivati in America Latina ci siamo resi conto che i sogni hanno un costo. Ma siamo stati disposti a pagarlo. E…. l’abbiamo pagato, ma senza tanto sentirne il peso. Senza vittimizzarci! Eravamo giovani!
A dire il vero l’attuale chiesa di America Latina non sembra essere più quella di allora. Mi pare perfino recalcitrante alle prospettive del primo papa latino americano.
Risorgerai, caro Arnaldo, risorgeremo insieme? Aspettaci.

VEDI IN ALLEGATO l’articolo pubblicato nella  Vita del Popolo di domenica 14 febbraio