Siamo due giovani che quest’anno hanno avuto la possibilità di fare un’esperienza in missione.
Dopo un percorso di formazione offerto dal Centro missionario di Treviso e dalla Pastorale giovanile, è arrivato il momento della partenza
verso la diocesi di San Juan Bautista de Las Misiones y Ñeembucu in Paraguay, nella quale operano due sacerdoti e due cooperatrici pastorali della nostra diocesi.
Siamo partite il 5 agosto in compagnia di don Claudio Sartor, sacerdote diocesano fidei donum, che nel periodo antecedente alla partenza ha risposto ai nostri interrogativi e alle nostre preoccupazioni concrete.
All’arrivo in aeroporto, nella capitale Asunción, ci accolgono con calore monsignor Pedro Collar, vescovo della diocesi di Misiones y Ñeembucu, Debora Niero, cooperatrice pastorale diocesana fidei donum, e Rilsi, una ragazza impegnata nella pastorale giovanile
diocesana.
Da qui inizia il nostro viaggio verso la diocesi, e in particolare verso le parrocchie in cui prestano servizio i nostri fratelli e sorelle missionarie. È stato un viaggio di visita, non abbiamo dovuto fare nulla se non prestarci alla relazione con questa Chiesa sorella. In ogni
parrocchia e comunità in cui siamo state abbiamo goduto di un’accoglienza speciale, di un calore e di una vicinanza unica, che sicuramente rimarrà un ricordo indelebile nel nostro cuore.
Abbiamo sperimentato un amore grande ricevuto senza alcun tornaconto, una cura e una delicatezza immensa nei nostri confronti.
E’ stata occasione per scoprire la bellezza di un Paese che gode di una natura quasi incontaminata, che vive in maniera semplice, senza eccessi e che sa godere di ciò che ha. Abbiamo partecipato alla vita parrocchiale delle comunità, prendendo parte alle feste patronali e alle celebrazioni dell’Eucaristia, scoprendo un modo diverso di vivere la fede, una fede più familiare, più legata alla religiosità popolare, una chiesa in cui il ruolo dei laici è estremamente significativo per la trasmissione della fede.
Abbiamo anche cercato di comprendere le difficoltà di un Paese in cui spesso si perseguono gli interessi di pochi, lasciando indietro i
bisogni e le necessità di molti. Siamo partite con un bagaglio leggero e tornate arricchite di tutto ciò che abbiamo vissuto in queste giornate, di tutti i sorrisi, i gesti, gli abbracci, i volti che abbiamo incontrato. È stata un’esperienza importante che ci ha fatto capire cos’è la missione, ma soprattutto cosa significa essere Chiesa in uscita. Ai missionari e a tutti noi non viene chiesto di risolvere i grandi problemi ma semplicemente di stare con le persone, in particolare con gli ultimi, portando Dio.
Siamo davvero grate di tutto quello che ci è stato donato, dell’accompagnamento ricevuto sia a Treviso che in Paraguay, e ci auguriamo
di poter continuare la nostra missione nella nostra diocesi, di essere testimoni dell’amore di Dio e di poter continuare ad accompagnare nella preghiera, tutte le comunità che abbiamo avuto modo di conoscere.
“Jajotopata Ñeembucu! Arrivederci Ñeembucu!”
(Martina e Michela).