Gli incontri si terranno, sempre alle ore 20.30,
– al Teatro Busan di Mogliano Veneto il 27 ottobre;
– nella Parrocchia di Istrana il 28 ottobre;
– nell’Oratorio di Caerano San Marco il 31 ottobre;
– a Spinea il 3 novembre,
– a Monastier il 4 novembre.
“LAS REDUCCIONES” DEI GESUITI: incontro con la musica, l’arte, la storia dei Guaranì del Paraguay
Scambio tra Chiese
Nelle prossime settimane accoglieremo dal Paraguay un gruppo di giovani artisti e musicisti che vivranno con noi un cammino itinerante, un evento culturale tra parrocchie, scuole superiori, gruppi e comunità civili, condividendo l’esperienza delle riduzioni gesuitiche del Paraguay
Dal 1999 preti diocesani e cooperatrici pastorali della nostra Diocesi sono inviati alla Chiesa del Paraguay in missione come fidei donum. La possibilità di avviare una piccola condivisione tra le due Chiese è sempre più un’esperienza che in questi ultimi anni il centro missionario diocesano sta cercando di promuovere. E questo stimola anche un ripensamento della missione come realtà che è di tutta la Chiesa, e di ogni Chiesa, chiamata ad annunciare, testimoniare la bellezza del Vangelo di Gesù. Anche la chiesa di Misiones -Ñeembucu è, dunque, missionaria; e ha molto da dire, condividere, testimoniare, donare a noi come a tutta la Chiesa universale, qualora ci mettessimo in fraterno atteggiamento di ascolto.
Siamo chiamati a superare l’idea della missione come un semplice aiuto che noi diamo (finché possiamo!) alle Chiese che diciamo essere “povere”. Abbiamo bisogno di ascoltare le Chiese, quello che loro annunciano e donano; anche questo è un cambio di prospettiva, perché spesso abbiamo inteso la missione come “noi che andiamo” ad annunciare, a dire, a comunicare ad altri. Più difficile intenderla come “anche noi ascoltiamo e camminiamo insieme” ad altri.
Le Chiese si donano gratuitamente la ricchezza e la bellezza del loro incontro con Gesù, incontro che ha segnato la loro storia, cultura, religiosità, vita; incontro che fa vedere nuove urgenze e appelli affinché il Regno sia sempre più visibile, credibile, accessibile a tutti. Proprio questa sarà la sfida futura: l’incontro e l’apertura per una possibile condivisione nella pastorale tra Chiese sorelle per “camminare assieme”.
Durante la visita del vescovo Michele, nel mese di gennaio, alla Diocesi di San Juan Misiones e Ñeembucu si è lanciata la sfida per iniziare a realizzare questo sogno-incontro-scambio. Grazie a questa riflessione tra vescovi, il direttore del centro missionario, alcuni fidei donum rientrati (preti e cooperatrici) insieme ad alcuni laici e consacrati della Chiesa di Misiones-Neembucu, è iniziata la preparazione e l’organizzazione per un’iniziativa di scambio; questo a partire dalla figura di san Pio X. Anche in Misiones-Neembucu conosceranno meglio Pio X come colui che ha preso le difese dei popoli indigeni, mentre loro ci faranno conoscere come san Roque Gonzalez e altri Gesuiti martiri hanno dato la vita insieme alle popolazioni guarani per dire che un “mondo diverso è possibile”, che l’accoglienza e la fraternità tra popoli e culture diverse non solo sono un dono, una ricchezza, ma sono pure un segno visibile del Regno.
Nelle prossime settimane accoglieremo dal Paraguay un gruppo di giovani artisti e musicisti che vivranno con noi un cammino itinerante, un evento culturale tra parrocchie, scuole superiori, gruppi e comunità civili, condividendo l’esperienza delle riduzioni gesuitiche del Paraguay. Attraverso l’arte, la musica, l’ascolto delle loro tradizioni e religiosità ci offriranno una riflessione sull’evangelizzazione che ha vissuto la terra guarani e gli indigeni tra XVII e XVIII secolo. La musica barocca del periodo delle riduzioni e la musica tradizionale del Paraguay saranno un linguaggio comune di incontro tra popoli, di scambio e di riflessione.
Siamo tutti invitati a condividere i diversi momenti, in particolare nelle serate organizzate nelle parrocchie di alcuni vicariati, in cui gli ospiti potranno anche intrattenersi a dialogare con gruppi, giovani, famiglie, oppure celebrare insieme l’Eucarestia.
L’incontro con questi fratelli appartenenti a un’altra storia e cultura ci aiuterà sicuramente a crescere in fraternità, apertura, solidarietà e ascolto, ma ancor di più l’accoglienza di questi fratelli, che sempre vengono definiti “più poveri e bisognosi”, ci darà l’occasione per iniziare a credere che sono un vera ricchezza e preziosità anche per noi e per una Chiesa realmente in uscita, missionaria e di tutti/per tutti.
Debora Niero
(da “Terre & Missioni” di ottobre – inserto missionario mensile di La Vita del Popolo”)
Nota storica a margine della “Peregrinatio corporis di San Pio X° appena conclusasi in diocesi
Papa Pio X pubblicò nel 1912 l’enciclica “Lacrimabili Statu” che ha, in un certo senso, anticipato l’attenzione che Papa Francesco ripone su questioni attuali come in il prendersi cura dell’Ambiente e dell’uomo che lo abita; la necessità di una conversione a stili di vita sempre più capaci di coltivare il “bene comune; e poi l’attenzione all’ascolto, al dialogo, all’incontro, al rispetto di quella saggezza e spiritualità dei popoli ancestrali, spesso martoriati. Imparare dalla loro saggezza che tutto è interconnesso, che l’armonia dell’uomo con il Creato è anche armonia di tutti con il Creatore, che uno stile predatorio verso Madre Terra è “abuso degli antenati, dei fratelli e sorelle, e ipoteca sul futuro dell’umanità”, è per noi oggi urgenza e necessità.
Un motivo in più nel mese missionario di ottobre di metterci in ascolto della Chiesa sorella del Paraguay e dei popoli Guaranì che hanno vissuto l’esperienza delle “Reducciones” gesuitiche.