Una Santa messa sarà celebrata in parrocchia Lunedì 7 settembre, alle ore 20.
Ecco alcuni cenni sulla vita di Damiano Cervesato
Daniamo era nato il 18.3.1971 e ha vissuto con la sua famiglia a Moniego (VE) . Diplomato in elettronica, ha lavorato presso una ditta che sviluppa sistemi fotografici.
Nel 1990 conosce l’ OMG – Operazione Mato Grosso – ad un raduno a Treviso dove è presente anche P. Ugo De Censi, rientrato per alcuni mesi dalla sua missione di Chacas in Perù. Colpito e commosso nel sentir parlare dei poveri, Damiano decide subito di entrare a far parte del gruppo di Moniego, dove alcuni ragazzi si trovavano a lavorare per le missioni già da qualche anno.
Fare gruppo cambia radicalmente il suo stile di vita, fino ad allora tranquillo e riservato; soprattutto ridisegna la sua scala di valori e ben presto “gli altri” prendono il primo posto. Sono anni vissuti di corsa, inseguendo il sogno di spendere bene la vita, gettandosi a capofitto nelle avventure dell’OMG in Italia, come la costruzione del Rifugio di Claudio e Bruno in Val Formazza.
Nel 1996 lascia il suo gruppo di Moniego per iniziarne uno nuovo con dei giovani di Zero Branco. E’ proprio in quel periodo che si concretizza il suo sogno di andare tra i poveri in missione. Damiano parte, insieme ad altri giovani, il 25 giugno 1997 per stare 4 mesi nella missione di Pena Colorada in Bolivia. Qui la disgrazia: muore in una pozza d’acqua, dove stava facendo il bagno con dei ragazzi: annegato, un malore?
La sua figura nel ricordo degli amici
Don Ambrogio Galbusera, attivo nell’OMG e incaricato quel giorno di portare la notizia della tragica scomparsa di Damiano ai suoi genitori, che non avevano accettato bene la sua partenza per la Bolivia, scrive nella prefazione di un libro che ha raccolto scritti di Damiano e testimonianze di tante persone e amici che l’hanno conosciuto: “Da quel momento i genitori di Damiano sono diventati cari amici. Un lungo e faticoso cammino, ma bello e luminoso, li ha portati ad accettare la morte di Damiano. La loro vita ora è un esempio per i ragazzi dell’OMG e per le persone che lo hanno conosciuto.
Nella stessa prefazione don Ambrogio così tratteggia il profilo di Damiano: “Damiano, un ragazzo normale. Il ragazzo della casa accanto che puoi incontrare ogni giorno. Non era eccezionale, ma volitivo, radicale, sì. Come lo sono i ragazzi che vogliono vivere qualcosa di bello nella vita e non vogliono lasciarsela sfuggire facilmente. Damiano era un po’ contestatore, che difficilmente si adattava a questo nostro mondo. Ora è un giovane riconosciuto nel Trevigiano e in tutta l’Operazione Mato Grosso, un movimento di giovani e adulti che lavorano gratuitamente, pagando di persona, per i poveri dell’America Latina. (….) Anche per i ragazzi OMG di tutta la zona Damiano è diventato sempre più l’amico che tieni accanto; una guida che indica il cammino pulito dell’OMG: slancio, concretezza, radicalità. Per crescere abbiamo bisogno di guardare a qualcuno. Damiano è l’amico un po’ più in là che ti fa vedere qualcosa di più pulito, qualcosa che vale la pena di vivere: una vita controcorrente, diversa ma che ti allarga il respiro.