Carissimi, viviamo ancora una volta una quaresima segnata da eventi dolorosi. Pensiamo a questa guerra in Europa che si somma alle tante altre guerre di cui spesso non si parla, e poi la catastrofe che ha toccato le popolazioni di Turchia e Sira, già di per sé molto provate. Eppure sappiamo bene che la quaresima e la settimana di “passione” sono preludio alla Pasqua di Resurrezione. Affidiamo allora al Signore della vita anche questo tempo che stiamo vivendo e lo affidiamo a Lui chiedendo il dono dello Spirito per poter accogliere, ascoltare, discernere, e vivere, abitare, questo tempo e questa storia.
Il Vescovo Michele nella sua ultima lettera pastorale “Parla, Signore (1 Sam 3,9)” ci invitava a metterci continuamente in ascolto, un ascolto che è “molto più che sentire” ed è la via con cui possiamo “vedere” in modo differente il mondo, la vita, la storia, gli altri… E continuava ricordandoci come “solo se ascoltiamo lo Spirito che ci parla attraverso le Scritture avremo l’orecchio e il cuore allenati all’ascolto dello stesso Spirito che ci parla nei fratelli e sorelle, come anche nelle vicende della storia… e facciamo esperienza del nostro essere chiesa” (pag. 62)
È importante che impariamo ad ascoltare e ad ascoltarci. È importante che come comunità credente, come Chiesa, impariamo a metterci in ascolto, “religioso ascolto” del mondo in cui viviamo, della storia che abitiamo, di tanti fratelli e sorelle che incontriamo e con cui spesso non condividiamo gli stessi cammini di fede. Come Chiesa di Treviso ci pare importante metterci in ascolto anche delle chiese sorelle, delle comunità cristiane in cui i nostri missionari/e vivono. È importante, perché lo Spirito ci illuminerà, ci farà camminare su vie nuove, forse ancora con passo incerto, forse non avendo ancora chiara la meta, ma con la fiducia nel cuore, quell’ardore che accompagnava il cammino dei due di Emmaus: tristi, delusi, abbattuti, senza aver chiarezze e spesso “confusi”, ma accompagnati dal Signore Risorto che fa ardere il cuore; è per questo che vi chiediamo di condividere con noi le vostre esperienze, di narrarci quello che “lo Spirito suggerisce alla vostra chiesa”.
Il Vescovo Michele concludeva la sua lettera pastorale augurandoci di “continuare il cammino” alla ricerca della comune umanità che riceve la sua piena realizzazione in Cristo il quale “rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l’uomo” (GS 22). È infatti incontrando e mettendoci in ascolto di ogni persona umana che facciamo esperienza “semplice, bella e promettente di Chiesa”. Diceva il Vescovo che “se la chiesa è così, è bella. E se la chiesa è così, il nostro mondo ha bisogno di chiesa”.
E così ci pare bene ricordare anche il nostro prossimo incontro estivo a Riese Pio X e Cendrole (28 luglio); lì potremo darci un po’ di tempo per raccontarci, insieme al Vescovo Michele, le nostre esperienze belle di chiesa che abbiamo vissuto e incontrato: quale esperienza, incontro, ascolto, episodio…. ti ha fatto percepire la bellezza di essere chiesa? Se ci fate avere le vostre esperienze scritte anticipatamente (sempre che vi sia possibile farlo sennò pazienza!) potremo anche pubblicarle nel nostro sito dopo che nell’incontro le abbiamo riassunte!
Intanto vi auguriamo un buon cammino quaresimale e una buona e felice Pasqua di Resurrezione.
Don Gianfranco e collaboratori del CMD Treviso
P.S.: Per l’incontro estivo a Cendrole-Riese Pio X chiediamo di farci avere la vostra adesione (cmd@diocesitreviso.it oppure telefonando o inviando un messaggio a Rino +39 3357370928). Questo ci consente di organizzare bene l’incontro, gli spazi, l’accoglienza, la cena etc: inizieremo a Cendrole alle 14.30 poi andremo tutti insieme a Riese per la Messa e la visita a Pio X e infine offriamo a voi la cena durante la quale ci collegheremo con alcuni missionari/e per la loro testimonianza. Il Vescovo Michele sarà con noi tutto il tempo, disponibile anche a conoscervi personalmente. Abbiamo piacere anche se invitate i vostri parroci e amici soprattutto a partire dalla messa prevista per le 18.30 a Riese e alla cena serale (fatecelo sapere se ci sono!)