RICORDIAMO: padre Candido Poli, missionario comboniano da Abbazia Pisani

Morto a 97 anni ha legato la sua esistenza soprattutto al Brasile, dopo anni di formazione anche presso il nostro seminario di Treviso.
Nato nel 1923, frequentò per qualche anno il seminario diocesano, poi entrò a far parte della congregazione dei comboniani e fu ordinato sacerdote nel 1949. Rimase qualche anno in Italia e poi, nel 1952, partì per il Brasile nel quale, eccezion fatta per sedici anni passati in Portogallo, ha speso tutte le sue energie nelle varie missioni negli Stati nord-orientali di Maranhão e Piauí, in cui fu mandato.
Padre Francesco Lenzi, superiore dell’ultima comunità dove visse padre Candido, ricorda il suo carattere forte e deciso, pronto a difendere i poveri dagli abusi e ingiustizie dei fazendeiros, cioè dei grandi proprietari agricoli, e dei politici.
Raccontando del tempo in cui era parroco, diceva: “Con me i politici non l’hanno mai avuta vinta”, anche perché oltre a essere coraggioso, era anche molto franco, diceva quello che doveva dire senza guardare in faccia nessuno.
Carattere forte, ma anche allegro e di una tenerezza impressionante quando vedeva dei bambini, si fermava non a guardarli, ma a contemplarli, con il sorriso che spontaneo gli usciva dalle labbra. Qualche anno fa, scriveva al parroco di Abbazia: “Attendo l’ultima chiamata pregando un po’ e consultando internet.
Felice di essere prete, felice di essere missionario. Felice di avere dato tutto: sono senza voce!”
Uomo di fede, fino agli ultimi giorni, andava in cappella e vi rimaneva per parecchio tempo pregando la Madonnina di Fatima, alla quale era devotissimo, e sostando in assoluto silenzio davanti al Santissimo. A chi lo invitava a uscire, rispondeva: “Si sta così bene qui!”, e rimaneva ancora un po’. Già debilitato per gli anni, sopraggiunto il Covid-19, è stato ricoverato in ospedale, dove si era risollevato, tanto da poter ritornare in comunità.
Ma, il 24 maggio, un arresto cardiaco lo ha portato tra le braccia del Buon Pastore. Per sua scelta, è stato sepolto nella tomba dei comboniani a Sao José do Rio Preto, per rimanere nel Brasile che ha sempre amato.