ALTRE CELEBRAZIONI IN RICORDO: giovedì 21 marzo Veglia a Onigo; venerdì 22 marzo, ore 18.30 S. Messa a Mussetta di S. Donà, ore 20.30 Via Crucis itinerante a Paese

Mercoledì 20 marzo Veglia di preghiera a Trebaseleghe

REPERIBILE IN ALLEGATO LA TRACCIA PER UN INCONTRO DI PREGHIERA
Altro materiale di animazione proposto dalla Fondazione Missio Italia:
– a fine pagina sono scaricabili in PDF i file dei testi della Veglia, della Via Crucis e dell’animazione dell’Adorazione Eucaristica
– altro materiale è disponibile sul sito della Fondazione al link:
https://www.missioitalia.it/giornata-dei-missionari-martiri-2024/

ECCO GLI APPUNTAMENTI DI PREGHIERA E RIFLESSIONE PROPOSTI NELLE PARROCCHIE:
  • venerdì 8 marzo, ore 20.45, nella chiesa di San Giuseppe a Treviso: in preghiera con la Comunità di Taizé
  • mercoledì 20 marzo, ore 20.45, nella chiesa di Trebaseleghe, veglia di preghiera in ricordo dei Missionari Martiri
  • giovedì 21 marzo, ore 20.45, nella chiesa parrocchiale di Onigo – veglia di preghiera in ricordo dei missionari martiri
  • venerdì 22 marzo
    ore 18.30 Santa Messa a Mussetta di San Donà
    ore 20-45,
    Via Crucis itinerante, partendo dalla chiesa di Paese:
    per le vie del centro, con la Collaborazione Pastorale di Paese, in ricordo dei missionari martiri.

Dal sito medesimo traiamo le seguenti riflessioni e informazioni sul significato della Giornata:
“Il 24 marzo 2024 segna la trentaduesima Giornata dei Missionari Martiri.
L’evento ha origine nella commemorazione di Sant’Oscar Romero, ucciso nella stessa data nel 1980.La sua figura continua, anno dopo anno, ad incarnare il simbolo della vicinanza agli ultimi e l’incessante dedizione alla causa del Vangelo. Il suo impegno accanto al popolo salvadoregno, in lotta contro un regime elitario indifferente alle condizioni dei più deboli e dei lavoratori, continua a parlare ai giovani e non solo, richiamando alla necessità di una vita cristiana attenta alla preghiera tanto quanto alla cura della sorella e del fratello.
Questo giorno, scelto in coincidenza con l’uccisione dell’Arcivescovo di San Salvador, è un’occasione per riflettere sul significato dell’eredità che ha lasciato e per onorare quanti, come lui, hanno sacrificato la propria vita nel servizio. L’attivismo e l’impegno di Romero a favore dei marginalizzati e degli oppressi, furono immediatamente riconosciuti dal popolo salvadoregno, che lo onorò con il titolo di “Santo de America”. Il suo assassinio, perpetrato da mani legate al governo, scosse le coscienze, generando un culto popolare e suscitando un profondo movimento di preghiera e impegno che si diffuse velocemente in tutto il mondo.

Nel 1992,la Chiesa italiana istituì la Giornata dei Missionari Martiri per ricordare tutti coloro che, ogni anno, perdono la vita mentre si dedicano senza riserve al servizio al prossimo. La data del 24 marzo fu scelta in modo simbolico, per sottolineare la fedeltà al Vangelo dimostrata da coloro che hanno sacrificato la propria esistenza nell’annuncio della Buona Novella, in condizioni spesso ostili e ingiuste, proprio come Romero. In quest’occasione, la comunità è invitata a commemorare non solo i missionari caduti, ma anche a riflettere sul significato del loro sacrificio. Il loro esempio ci spinge a un impegno rinnovato nell’assistenza ai più bisognosi e nel combattere le ingiustizie sociali, ricordandoci che anche nei luoghi più remoti e dimenticati, il messaggio di speranza del Vangelo resta vitale e trasformativo.

MISSIONARI MARTIRI. Appuntamenti l’8 marzo a San Giuseppe e il 20 a Trebaseleghe
Quest’anno il ricordo dei missionari martiri, ma anche di tutti coloro che hanno perso e dato la vita per il Vangelo, va sotto il titolo “Un cuore che arde”. E’ un chiaro riferimento al brano dei discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35) che già ci ha accompagnato durante lo scorso mese missionario.
Il vescovo Michele (lettera pastorale “Un cuore in ascolto, un cuore che arde”, pag. 31), commentando questo passaggio evangelico, scrive: “Bisognava che Cristo patisse queste cose; significa che viene presentata la via scelta da Dio per la salvezza dell’umanità, per giungere alla vittoria della vita sulla morte. Quella via, di apparente sconfitta, è la scelta di Dio, manifesta la sua logica più profonda, indica il modello da seguire per far vincere le ragioni della vita… E’ necessario che una nuova giustizia faccia irruzione nella vita dei discepoli, che le scelte individuali e collettive seguano il modello di un Dio che manifesta la sua onnipotenza non intervenendo con un atto di potenza risolutore a togliere i mali del mondo, ma assumendoli su di sé, subendo il male per bloccarne la logica e per trasformarlo in un vero bene”.
Il martire cristiano non si identifica, dunque, con l’eroe o col fanatico, bensì con il “testimone” di Gesù, capace di mostrare quanto sia centrale il rapporto con Gesù che si fa carico della croce e trasforma ogni dolore, ogni morte, ogni ingiustizia in vita nuova; è testimone, come lo è il Cristo, che assumendo e prendendo su di sé la croce e le sue conseguenze, il male e la morte non sono mai le realtà ultime e definitive.
Avremo diverse opportunità per unirci in preghiera per i missionari martiri e quanti hanno dato la vita per l’evangelizzazione. Ogni comunità cristiana può organizzarsi approfittando di questo tempo quaresimale, che ben si presta al ricordo di chi è chiamato a dare testimonianza fino alla croce-resurrezione. La preghiera del rosario, della via crucis, l’adorazione eucaristica possono tener presente questa intenzione (nel sito del Centro missionario vengono offerti strumenti utili per questa animazione).
Anche l’Eucarestia può essere celebrata in parrocchia nei giorni feriali (dal prefazio comune dei missionari martiri, pag. 721) magari con l’aiuto dei gruppi missionari e insieme ad altri operatori pastorali.
Inoltre, invitiamo i giovani legati al mondo missionario (Pime, Operazione Mato Grosso, Gruppone, Centro missionario, ecc…) a unirsi al gruppo “preghiera stile Taizè” a Treviso, nella parrocchia San Giuseppe, l’8 marzo alle 20.45.
I gruppi missionari, con chi desidera, potranno, invece, ritrovarsi per la preghiera serale della parrocchia di Trebaseleghe, il 20 marzo alle 20.45.
(don Gianfranco Pegoraro, su Terre&Missioni, in Vita del Popolo del 17.2.2024)