L’INSERTO SPECIALE MISSIONARIO DI DICEMBRE della Vita del Popolo

Si parla del cammino verso il Natale con Maria vissuto in modo diverso nei vari continenti, della testimonianza di P. Macalli, per oltre due anni rapito nel deserto del Sahara, dei cento anni del PIME a Treviso, del persistere della pandemia che fa fiorire i miracoli della carità, del rapporto della Caritas sui conflitti sempre più dimenticati in tante parti del mondo, della condizione dei “dalit” e delle donne in India, della situazione del Centrafrica che vive un periodo di calma dopo un lungo conflitto. E di tanto altro ancora.

Leggi l’inserto dal link che segue:
https://www.diocesitv.it/centromissionario/wp-content/uploads/sites/30/2021/12/TERRE-MISSIONI-n.-14-dicembre-2021-VdP-n.-48-del-19-12-2021.pdf

VERSO IL NATALE. Assieme alla Vergine

Ascolto e silenzio

 “Con lo Spirito Santo, in mezzo al popolo sta sempre Maria. Lei radunava i discepoli per invocarlo (At 1,14), e così ha reso possibile l’esplosione missionaria che avvenne a Pentecoste.
Lei è la Madre della Chiesa evangelizzatrice e senza di lei non possiamo comprendere pienamente lo spirito della nuova evangelizzazione” (Evangelii Gaudium, 284).
Nell’entrare in questo tempo di Avvento, mi sono parsi significativi i riferimenti alla figura di Maria che sempre accompagna la vita del
popolo fedele di Dio, come anche di ogni popolo segnato da diverse attese e speranze, diverse culture e tradizioni, ma anche da
diverse espressioni religiose. Cogliamo in lei infatti l’immagine della Chiesa che, guidata dallo Spirito, fedele al Vangelo di Gesù, sa rendersi anche presente nella diversità e nella concretezza della vita e storia di ogni popolo, visitandolo e favorendone l’incontro con Gesù.
E’ la Chiesa “dai molti volti” di cui ci parla, fra l’altro, anche l’esortazione apostolica di papa Francesco Evangelii Gaudium (115-118): “Innumerevoli popoli hanno ricevuto la grazia della fede, l’hanno fatta fiorire nella loro vita quotidiana e l’hanno trasmessa secondo le
modalità culturali proprie. Nelle espressioni cristiane di un popolo evangelizzato, lo Spirito Santo abbellisce la Chiesa, mostrandole nuovi aspetti della Rivelazione e regalandole un volto nuovo… e la Chiesa, assumendo i valori delle differenti culture, diventa la sposa che si adorna con i suoi gioielli” (Is 61,10).
Mettendo, poi, insieme le diverse narrazioni che i nostri cari missionari e missionarie ci hanno trasmesso, alcune delle quali sono proposte nelle prossime due pagine, mi sono accorto come la “litania” che si andava componendo mancasse di un riferimento a Maria che potesse esprimere anche l’attesa, la vita, il cammino della nostra Chiesa locale in questo tempo.
Così accanto a “Madrina dei poveri e senza terra”, “Eletta fra tutte le donne del Creato”, “Vergine che unisce il popolo”, “Signora dell’Africa”, “Missionaria che portò il Vangelo in America Latina” (tutte attribuzioni che ritroviamo negli altri articoli), ho aggiunto la “Vergine dell’ascolto e del silenzio”.
E’ il tempo per noi dell’ascolto, che diventa anche contemplazione, delle meraviglie che Dio sa fare nella storia, nel mondo, nei popoli, nelle chiese sorelle, come in ogni generazione e in ogni tempo; contemplazione della misericordia di Lui verso tutti, ma soprattutto verso gli umili, gli impoveriti, gli esclusi; di loro sì vorremo ascoltare la voce, che è anche grido, tanto dei poveri come della Terra, e spesso inascoltato.
Maria ha ascoltato davvero, e da allora molto è cambiato in lei e nella storia dell’umanità, di tanti popoli.
Le brevi testimonianze e narrazioni di fede di altre Chiese sorelle e di popoli diversi ci incoraggino nel cammino che stiamo intraprendendo, consapevoli che la diversità delle esperienze e la ricchezza del contributo di ognuno, è già inizio del nostro camminare insieme; la “litania” si arricchisce di melodia e significato con il contributo di ciascuno, di tutti.
(don Gianfranco Pegoraro)