La Veglia diocesana giovani per le vocazioni è fissata per sabato 21 maggio ore 20.30 nella Chiesa di San Francesco a Treviso presieduta dal Vescovo Michele

«Fare la storia» (Fratelli tutti, 116)

«Fare la storia» è il tema che l’Ufficio nazionale della pastorale delle vocazioni propone quest’anno in occasione della 59ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che si celebrerà l’8 maggio 2022.

Nella celebrazione di istituzione dei ministeri di Lettore e Accolito nel giorno dell’Assunzione del Signore il Vescovo Michele ci invitata a scoprire che Dio ha per ogni uomo un progetto di salvezza, ma anche a prendere coscienza che questo progetto non si svela da solo, ma necessita della nostra collaborazione e responsabilità affinché prenda forma nell’amore.

La vocazione non è solo incontrare il Dio della storia, ma fare la storia con Dio. Nella vocazione di ogni uomo e di ogni donna vi è la chiamata di Dio e la risposta vocazionale dell’interessato. Una risposta che diventa storia concreta, la storia personale che Dio trasfigura in modo singolare e sorprendente e la storia di un popolo che attende anche il mio sì per diventare storia di salvezza.

Fare la storia non è cedere ad un puro attivismo e dedicarsi unicamente ad un fare che nasconde la fatica della verità di Dio e di se stessi. Fare la storia non è farsi un nome. Fare la storia nella dinamica della vocazione significa anzitutto avere il coraggio di interrogare Gesù a proposito si se stessi e della storia d’amore da costruire insieme a Lui.

La vocazione non è un obiettivo da raggiungere, qualcosa di ben definito che va scoperto e compreso alla perfezione, ma che può dare la percezione di chiuso. La vocazione va vissuta e scoperta come un «crescere nell’amore» secondo l’intuizione di Sant’Ignazio di Loyola per cui «L’amore dev’essere messo più nei fatti che nelle parole».

Più nel dettaglio fare la storia, fare la vocazione, significa «immergersi nell’oggi senza timori né paure per ascoltarne gli appelli, per intuire nei rivoli del tempo la voce dello Spirito che invita e domanda una risposta. Sono là, nella realtà, i luoghi e i volti delle persone per i quali e insieme alle quali riconoscere la possibilità di donare la vita per amore, di spenderla, versarla perché possa diventare vita a sua volta, generare nuova storia, portare avanti il Regno di Dio» (don Michele Gianola).

Fare la storia è far sentire i giovani responsabili della propria storia e della storia di pace che Dio vuole costruire con ogni uomo e donna disponibile a giocarsi la vita in pienezza.

Per far proprio questo invito il Centro diocesano vocazioni propone alcune iniziative di preghiera in alcune zone della Diocesi (ore 20.30):

Castello di Godego giovedì 28 aprile;

Castelfranco Veneto (parrocchia della Pieve): giovedì 5 maggio;

San Donà di Piave (san Giuseppe Lavoratore): venerdì 6 maggio;

Maerne, mercoledì 11 maggio;

Montebelluna (Santa Maria in Colle), venerdì 13 maggio.

La Veglia diocesana giovani per le vocazioni è fissata per sabato 21 maggio ore 20.30 nella Chiesa di San Francesco a Treviso presieduta dal Vescovo Michele.

Giancarlo Pivato

Direttore Centro diocesano vocazioni