La bellezza salverà il mondo”, scrive in un libro che sto leggendo Dostoevskij, un autore che mi incuriosisce e che in questa frase è stato capace di farmi riassumere la mia esperienza di giovane in ricerca della Verità, del Bello e del Buono. Sì, perché la Bellezza che ha cambiato la mia vita l’ho incontrata da giovanissima, direi fin dalla terza media, ma allora l’ho contestata, poi l’ho osservata, poi mi sono avvicinata piano, poi di colpo mi sono nascosta di nuovo… e alla fine mi sono arresa, ho riconosciuto che era proprio una Bellezza irresistibile e mi ha così conquistata! Gesù è amore e non c’è nulla di più bello dell’amore che ti coinvolge, che ti vuole, che ti cambia e che ti fa osare e scegliere. Così Gesù, persona dopo persona, esperienza dopo esperienza, ha reso (e sta rendendo) sempre più bella la mia vita. Senza saperlo all’inizio con precisione, ora posso dire di averlo incontrato nella Chiesa, alla quale negli anni ho imparato a voler bene come alla mia famiglia, non perché perfetta ma perché in cammino, tra luci e ombre, e io faccio parte di lei. All’inizio ero un tipo contestatore: le suore erano per me delle “L “poverine”, i preti degli “sfortunati” (per non dire altro che dicevo), i cristiani dei “bigotti” e anche incoerenti. Ah! Il catechismo? Una noia mortale che non vedevo l’ora finisse. Tre cose hanno cambiato la mia vita. Una Confessione: una di quelle fatte “giusto perché si deve”, ma Gesù mi prese alla sprovvista e alla fine il sacerdote mi fece una proposta. Rifiutai, ma… una settimana dopo cambiai idea, perché quella proposta mi attirava in qualche modo. La mia avventura è iniziata lì, con quel Sacramento che ancora oggi penso che sia il più bello e prezioso. Gesù era avanti! Con la Confessione nessun errore è troppo grave e pesante e c’è sempre un’altra possibilità. Sempre! Con la Confessione il cuore torna a pulsare, non è più intasato da scorie, il sangue torna a circolare e… si sta tutti meglio, anche chi è intorno a noi, perché la bellezza è contagiosa! Ad ogni Confessione Dio in persona mi salva e mi rende più bella di nuovo, togliendomi trucchi, maschere, giudizi, togliendo tutto ciò che non è la vera Jessica, quella che a Lui (e anche agli altri, eh) piace. Poi c’è stata la testimonianza di un prete: “per sbaglio” ne ho incontrato uno (e poi molti altri dopo di lui) che vivevano normalmente giocando, pregando, scherzando, ridendo a crepapellle, studiando… tutto però era fatto con passione e in nome di Gesù! Questo mi ha affascinato e fatto dire: anche io così! Infine, il servizio: la fiducia con cui alcune persone mi hanno affidato piccole responsabilità, bambini e ragazzi mi hanno fatto tirar fuori tanti talenti che stavo invece tenendo per me… Donandomi agli altri ho assaggiato una felicità di cui non ho più voluto fare a meno. Così ho capito piano piano che il mio posto nella Chiesa era abbracciare la vita di Cristo e spendermi tutta per i giovani. Nella Chiesa, poi, il mio cuore ha cominciato a battere più veloce e forte, come quando si è emozionati, quando ho incontrato uno dei miei più grandi amici santi: don Bosco. Proprio lui ha cominciato ad insegnarmi e a guidarmi con i giovani che mi faceva incontrare. Don Bosco era solito dire «Beati coloro che si danno a Dio per tempo!» e io sono felice di aver risposto a Gesù subito, in giovanissima età, regalando a Lui questi anni che sono i più belli!
La suora: Anch’io sono un pezzetto di Chiesa
Testimonianza di suor Jessica Soardo - Figlie di Maria Ausiliatrice
