Siamo Anna e Roberto, abitiamo a Camposampiero , siamo sposati da quasi 14 anni e abbiamo ricevuto il dono di 3 figli: Clara di 12 anni, Francesco di 10 e Giuseppe di 5.
Abbiamo trascorso insieme già più della metà della nostra vita e il nostro cammino di coppia è stato sempre contraddistinto dal desiderio del confronto e della relazione tra noi, ma non solo.
Abbiamo cercato di condividere esperienze di Chiesa che ci hanno permesso di essere stimolati e di non assopirci, spinti dal desiderio di andare in profondità della nostra relazione dapprima come fidanzati, poi come sposi, come genitori e come famiglia.
La Chiesa quindi, per mezzo delle relazioni che abbiamo vissuto e che viviamo nella nostra comunità parrocchiale, vicariale e diocesana, è sempre stata presente nel nostro cammino di fede e umano di coppia.
Ci ha permesso di sperimentare la vicinanza di Gesù attraverso le tante persone incontrate, la condivisione del cammino di fede e di crescita come uomo e come donna, così come nelle fatiche e nelle gioie del servizio.
Un po’ come successe a Sara e Tobia, spesso abbiamo sentito la presenza di un angelo Raffaele che si è fatto vicino a noi e alla nostra situazione, sostenendoci nelle scelte e incoraggiandoci nei momenti di difficoltà.
Non senza fatica e non sempre con la certezza di aver “compreso” esattamente quale fosse il disegno sotteso, in molte occasioni ci siamo fidati e affidati ai “segni” che abbiamo cercato di scorgere tra le pieghe della quotidianità e nelle scelte determinanti della nostra vita, come il trasferirsi a vivere a 30 chilometri dal nostro paese di origine o l’accoglienza dei figli o nelle scelte lavorative.
In molti casi, nel discernimento ci hanno aiutato il confronto con la Parola e la condivisione con altre persone e coppie.
Abbiamo cercato occasioni e contesti per mettere a disposizione la nostra fecondità di coppia anche al di là della nostra famiglia, in alcuni casi anche accogliendo proposte o necessità che sono emerse nella comunità parrocchiale, che – seppur lentamente – ci ha accolti e oggi ci fa assaporare il gusto di sentirci a casa, anche fuori dal nostro paese di origine.
Non siamo una coppia straordinaria, ma siamo consapevoli che – come sposi – dovremmo essere manifestazione seppur perfettibile dell’Amore di Dio, con e nonostante le nostre fragilità.
Certamente a volte la speranza vacilla perché offuscata dalla fatica, ma ci anima la consapevolezza che – come successe alle nozze di Cana – il nostro impegno sia quello di riempire le nostre giare… e di riempirle fino all’orlo della nostra umanità, della nostra fecondità, della nostra unità e diversità.
Anche se non sempre nei tempi e nei modi che ci aspettiamo, Dio saprà trasformare quell’acqua in vino buono.
Testimonianza di Anna e Roberto
Veglia per le vocazioni 2021
