Chiusura del Giubileo in diocesi

Domenica 13 novembre, alle ore 16, il vescovo di Treviso, Gianfranco Agostino Gardin presiederà in cattedrale la Messa di conclusione dell’Anno santo della misericordia in diocesi.

Nello stesso giorno sarà chiusa anche la porta santa nella cappella dell’ospedale Ca’ Foncello – luogo per eccellenza dove si fa esperienza della fragilità umana, ma anche della cura verso le persone -, aperta proprio per dare la possibilità a tanti malati, ai loro famigliari e al personale sanitario di vivere il Giubileo della misericordia.

Nei mesi scorsi si è conclusa anche l’esperienza delle altre tre porte sante aperte in altre chiese della diocesi: nel santuario mariano delle Cendrole, a Riese Pio X, nel duomo di San Donà di Piave e ai Santuari Antoniani di Camposampiero.

Due i progetti di accoglienza e di sostegno a persone e famiglie in difficoltà che rimarranno a Treviso come “opera segno” del Giubileo, per i quali saranno utilizzate le offerte raccolte nei pellegrinaggi dei 14 vicariati alla Porta santa della Cattedrale durante la Quaresima e degli oltre settemila bambini e ragazzi che hanno vissuto il pellegrinaggio con i loro catechisti.

Si tratta di un’iniziativa per l’accoglienza dei migranti in famiglia e in parrocchia e di un’altra a favore dei detenuti del carcere di Treviso attraverso il reinserimento lavorativo e il sostegno alle loro famiglie.

Il Giubileo in quest’anno è stato vissuto poi in modo particolare, con pellegrinaggi pensati apposta per loro, dai giovani, dai catechisti, dagli istituti scolastici cattolici, dai gruppi missionari e dalle Caritas parrocchiali, dalle associazioni, in particolare l’Azione cattolica e gli scout, dai migranti cattolici, dai malati, dai disabili e dalle loro famiglie. Il giubileo dei disabili, in particolare, ha avviato un cammino particolare all’interno dell’ufficio catechistico diocesano, per una catechesi sempre più inclusiva dei bambini e dei ragazzi con disabilità.

Nei giorni scorsi, poi, i detenuti del carcere di Treviso, hanno desiderato vivere il proprio giubileo, in comunione con papa Francesco e con i partecipanti all’appuntamento in piazza San Pietro, con un gesto di carità verso i poveri della città: hanno scelto, infatti, di digiunare e di donare i propri pasti del 5 e 6 novembre alla mensa della Caritas diocesana.

Un Giubileo che non si è rivolto solo alla comunità ecclesiale, ma che si è posto fortemente all’attenzione della città di Treviso, anche grazie all’allestimento delle colonne della cattedrale con le opere dell’artista Marie Mahlerbe e del suo “Giardino della misericordia”, che ha interpellato cittadini e turisti di passaggio. Opere che potranno essere viste, in originale, nella mostra allestita al museo diocesano fino al 13 dicembre.