Compagni di cammino: al via i lavori della nuova Commissione sinodale

Durante lo scorso mese, in occasione della presentazione della Lettera pastorale Per una Chiesa in cammino, insieme ad alcuni membri della Commissione sinodale ho avuto modo di incontrare i Consigli pastorali di sei diverse Collaborazioni della nostra Diocesi. E’ stata un’esperienza di ascolto e di condivisione che personalmente ho trovato molto utile ed arricchente. In parecchie di queste serate è emersa da parte dei Consigli pastorali, a volte in modo aperto, altre volte in modo più velato, l’esigenza di essere introdotti ed accompagnati nella cosiddetta “fase due” del Cammino Sinodale. Ad esempio, i membri di un Consiglio hanno scritto nella loro sintesi: «Il cambiamento proposto attribuisce ai Consigli compiti di riflessione e di discernimento, per i quali ci sembra necessario essere adeguatamente formati». Anche in altre sintesi ritornava la stessa “antifona”.

Essere accompagnati nel cambiare
Il Cammino Sinodale non può non tener conto di questa esigenza. D’altra parte, la dimensione dell’affiancarsi e fare strada insieme è decisiva non solo nei cammini personali (come nell’accompagnamento spirituale), ma anche in quelli comunitari. In Evangelii Gaudium papa Francesco riconosce l’importanza di questa dimensione quando scrive: «La comunità evangelizzatrice si dispone ad “accompagnare”. Accompagna l’umanità in tutti i suoi processi, per quanto duri e prolungati possano essere. Conosce le lunghe attese e la sopportazione apostolica» (Evangelii Gaudium 24). Da questo punto di vista, accompagnare l’avvio dei processi di cambiamento è una delle dimensioni della sinodalità. Il n. 55 del recente documento della Commissione teologica internazionale sulla sinodalità (La sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa) afferma che «la sinodalità esprime l’essere soggetto di tutta la Chiesa e di tutti nella Chiesa. I credenti sono “syn-odòi”, compagni di cammino, chiamati a essere soggetti attivi in quanto partecipi dell’unico sacerdozio di Cristo e destinatari dei diversi carismi elargiti dallo Spirito Santo in vista del bene comune. La vita sinodale testimonia una Chiesa costituita da soggetti liberi e diversi, tra loro uniti in comunione, che si manifesta in forma dinamica come un solo soggetto comunitario il quale, poggiando sulla pietra angolare che è Cristo e sulle colonne che sono gli Apostoli, viene edificato come tante pietre vive in una «casa spirituale» (cfr. 1Pt 2,5), «dimora di Dio nello Spirito» (Ef 2,22).

La nuova Commissione
Annunciata nella Lettera Per una Chiesa in cammino e nelle serate di presentazione nelle varie Collaborazioni pastorali, lo scorso martedì 12 giugno si è riunita per la prima volta in Casa Toniolo la nuova Commissione per l’accompagnamento del Cammino Sinodale. In buona parte essa è composta dai membri della precedente Commissione sinodale, ma ora è allargata ad altre persone, raggiungendo quota 44 (rispetto ai precedenti 26 componenti). L’aumento numerico è legato all’obiettivo della Commissione, che ha il compito di accompagnare il lavori dei consigli delle Collaborazioni Pastorali «allo scopo di discernere la scelta da mettere in atto» (Per una Chiesa in cammino, n. 26). Mentre la regia complessiva del Cammino è affidata al Consiglio pastorale diocesano, la Commissione ha il compito di accompagnare concretamente, quasi passo passo, il discernimento della scelta da cui partire nelle singole Collaborazioni pastorali.

Un lavoro di squadra
Come osserva il Vescovo nella sua Lettera, la nuova Commissione è composta da alcuni membri dello stesso Consiglio pastorale diocesano e del Consiglio presbiterale e con il coinvolgimento degli Uffici pastorali diocesani. Com’è facile immaginare, riuscire a far convergere personalità, competenze e rappresentanze mantenendo il giusto equilibrio tra il numero di laici, presbiteri e persone consacrate e senza aumentare eccessivamente il numero dei componenti, richiede un’attenta valutazione. Dopo il primo incontro, la nuova Commissione sarà chiamata ad un lavoro di squadra, suddividendosi per sottocommissioni (in base alle tre scelte più la scelta-chiave). Le singole commissioni si incontreranno periodicamente in base alle esigenze. I responsabili delle Commissioni sono stati convocati anche come membri della Presidenza, che si allarga quindi rispetto alla fase iniziale del Cammino Sinodale.

(don Stefano Didonè – segretario generale del Cammino Sinodale)

Ndr: Intervento uscito sulla “Vita del popolo” del 24 giugno 2018