Raccolta fondi straordinaria per l’Ucraina: alla Messa del Crisma e in tutte le chiese domenica 24 aprile

Continua la mobilitazione della diocesi di Treviso per aiutare la popolazione ucraina che sta subendo le dure conseguenze della guerra. Una mobilitazione che “entra” anche in una delle celebrazioni più importanti della Settimana santa: la messa del Crisma, il Giovedì santo. In questi giorni, infatti, a tutti i sacerdoti e religiosi è giunta una lettera del vicario generale, mons. Giuliano Brugnotto, in cui sono spiegate alcune modalità ulteriori di raccolta fondi e di vicinanza al popolo ucraino. “E’ tradizione degli ultimi anni che in occasione della Messa crismale si faccia una raccolta straordinaria da destinare a situazioni di particolare necessità – si legge nella lettera -. In considerazione della situazione di emergenza della popolazione ucraina martoriata dalla guerra, il vescovo Michele ha disposto di sostenere questa finalità. Quanto raccolto, quindi, verrà destinato a Caritas italiana che lo inoltrerà alla Caritas presente in Ucraina. Un gesto di vicinanza importante, che parte dai sacerdoti, riuniti in cattedrale quel giorno, insieme al Vescovo, per rinnovare le loro promesse, ma che coinvolgerà, durante la celebrazione, tutte le persone presenti, invitate a contribuire alla raccolta. L’anno scorso la raccolta straordinaria del Giovedì santo era stata destinata al Fondo di solidarietà diocesano “Sta a noi” rivolto alle persone in difficoltà economica a causa della pandemia.

Raccolta offerte in tutte le parrocchie il 24 aprile
Saranno coinvolte, poi, tutte le nostre comunità parrocchiali, la domenica dopo Pasqua: “Su proposta della Conferenza episcopale italiana, il Vescovo ha stabilito una giornata di raccolta fondi a favore dell’Ucraina in tutte le parrocchie, rettorie e santuari, nella domenica «in albis» 24 aprile, quale segno di solidarietà di tutti i credenti. In questa domenica i fratelli orientali e ortodossi celebreranno la Pasqua. Quanto raccolto va inviato entro il 10 maggio a Caritas Tarvisina che lo inoltrerà a Caritas italiana”.

Una preghiera speciale ecumenica
Altri segni di vicinanza saranno l’invocazione predisposta per implorare il dono della pace che sarà inserita nella Preghiera universale dell’Azione liturgica del Venerdì santo.
A tutti noi giunge l’invito di “continuare la preghiera anche personalmente invocando l’aiuto di Maria Madre di tutti i cristiani e Regina della pace; l’ufficio liturgico e l’ufficio per l’ecumenismo hanno predisposto una preghiera sia da fare personalmente in chiesa presso l’altare della Madonna sia in famiglia. Vengono anche richiamate alcune attenzioni ecumeniche per l’ospitalità dei fratelli orientali non cattolici alle celebrazioni pasquali”.
“Tutte queste iniziative – conclude il Vicario generale – invitano a sviluppare e diffondere sempre di più in ogni comunità, mentalità, gesti e testimonianze di pace, contrastando con decisione l’egoismo e l’ingiustizia, l’indifferenza e l’odio. Ricordandoci sempre che la pace è insieme dono dall’alto e frutto di un impegno condiviso”.