Continua a mietere vittime la gravissima crisi alimentare dovuta al terribile connubio tra guerra, siccità, aumento dei prezzi del cibo e estrema vulnerabilità delle popolazioni rurali, che sta colpendo vaste aree del continente africano.
Nonostante gli appelli delle agenzie delle Nazioni Unite, del Santo Padre, delle Chiese africane e delle organizzazioni non governative, persiste l’indifferenza del mondo dinnanzi a quella che è stata definita da alti funzionari dell’Onu “come la peggior crisi umanitaria dal 1945 a oggi”.
In realtà il 18 settembre 2011 la Cei aveva indetto una colletta nazionale in tutte le Parrocchie d’Italia per far fronte a quella che secondo il Pontefice di allora, Benedetto XVI, aveva definito come una “catastrofe umanitaria”.
Anche la nostra Diocesi si era mobilitata e grande era stata la solidarietà da parte di privati e parrocchie.
Il lavoro fatto in questi anni non è bastato e oggi risuona ancora più forte l’appello di Papa Francesco “in questo momento è più che mai necessario l’impegno di tutti a non fermarsi solo a dichiarazioni, ma a rendere concreti gli aiuti alimentari e a permettere che possano giungere alle popolazioni sofferenti; il Signore sostenga questi nostri fratelli e quanti operano per aiutarli”.
Le situazioni più gravi sono in Sud Sudan, Somalia e nella regione del Lago Chad (Nigeria, Niger, Camerun), ma le condizioni si sono aggravate molto anche in Etiopia e Kenya dove oltre 8,3 milioni di persone sono in stato di grave insicurezza alimentare.
Come sempre accade nelle situazioni di maggiore crisi, sono le fasce più deboli a pagare il prezzo più alto.
Come Caritas ribadiamo l’importanza di far tacere le armi e chiediamo ai governi di avviare nuove e più efficaci politiche per agire sulle cause della crisi, per evitare il ciclico ripetersi di tragedie annunciate come questa.
Caritas Italiana è impegnata da anni in molti di questi paesi, ha in corso un vasto e articolato piano di interventi in appoggio ai programmi che le Caritas africane hanno avviato sin dall’inizio della crisi: distribuzione di cibo, rifornimento di acqua, assistenza sanitaria, distribuzione di kit di emergenza, sostegno ad attività produttive, attività di promozione della pace.
Caritas Tarvisina rilancia l’appello alla solidarietà alle comunità cristiane e alle persone di buona volontà per un aiuto concreto a sostegno dei fratelli e le sorelle colpiti da questa tragedia.
PER SOSTENERE:
Le offerte raccolte (causale “carestia corno d’africa”) si possono inviare alla Caritas Tarvisina tramite un versamento intestato a:
Carità Diocesana di Treviso – ONLUS – via Venier,50 – 31100 Treviso
ü versamento in banca : Credito Trevigiano Iban: IT57H0891712000029003332341
ü versamento in posta c/c n° 61962726
Le offerte sono fiscalmente deducibili