Come di consueto, anche quest’anno il 17 gennaio, si celebrerà la Giornata del dialogo ebraico-cattolico, giunta ormai alla sua 33° edizione. Tale giornata si inserisce all’interno della svolta epocale operata dal Concilio Vaticano II in riferimento alla considerazione del popolo ebraico (Nostra Aetate 4). La Chiesa Cattolica ha sviluppato e continua a sviluppare una significativa riflessione circa il rapporto tra ebrei e cristiani.
Scrive Riccardo Burigana (Direttore del Centro studi per l’ecumenismo in Italia):
«Il tema della conoscenza del popolo ebraico è venuto assumendo, sotto il pontificato di papa Francesco, un significato nuovo per il continuo richiamo a un patrimonio comune e a una memoria da ricostruire nella prospettiva di rafforzare la dimensione spirituale dell’azione pastorale e la denuncia di ogni forma di discriminazione; le parole e i gesti di papa Francesco rilanciano e approfondiscono aspetti già affrontati nella lunga stagione della recezione del Concilio Vaticano II che ha rappresentato una svolta nel ripensamento dei rapporti tra la Chiesa e il popolo ebraico, al di là dei documenti promulgati. Proprio nella linea della recezione della lettera e dello spirito del Vaticano II, riguardo al rapporto con gli ebrei, si colloca l’istituzione della Giornata per l’approfondimento della conoscenza del popolo ebraico da parte della Conferenza Episcopale Italiana, nell’autunno 1989, quando venne deciso l’istituzione di questa Giornata da celebrare ogni anno, il 17 gennaio, alla vigilia della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio) in modo da sottolineare la sua valenza nella definizione delle radici del cammino ecumenico.
Nell’anno, nel quale si fa memoria del 60° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II (1962-2022), appare opportuno proporre una riflessione che, pur tenendo conto del tema proposto dalla Conferenza Episcopale Italiana, possa offrire degli elementi per una migliore conoscenza su come il Concilio trattò il tema del rapporto della Chiesa con gli ebrei, a partire dal paragrafo della dichiarazione Nostra Aetate, e su come le Sacre Scritture devono essere una fonte per un dialogo tra credenti».
Si segnala che, per l’occasione, lunedì 17 gennaio 2022 alle ore 20.45, presso l’Aula Pavan del Seminario Vescovile di Treviso, è offerta un’occasione di approfondimento dal titolo: “Dialogare per conoscere. La Chiesa Cattolica e il popolo ebraico nel 60° dall’apertura del Concilio Vaticano II”.
Interverranno per l’occasione il professor Riccardo Burigana e don Michele Marcato (biblista), moderati e introdotti da don Luca Pertile (Direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Diocesi di Treviso). Concluderà l’incontro Mons. Michele Tomasi (Vescovo di Treviso).
È possibile seguire l’incontro on-line richiedendo il link per collegarsi al seguente indirizzo mail: ecumenismo@lungro.chiesacattolica.it.
Il link verrà inviato entro l’inizio dell’incontro.
In Allegato:
- La locandina dell’evento
- Il Sussidio per la suddetta Giornata, elaborato dall’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso.