Author: lucadr

Gesù apparve prima a Maria di Màgdala…

Ormai prossimi alla fine di quest’ottava di Pasqua, Marco ci offre un sunto di tutti questi incontri con il Risorto … ma a questi qualcuno ha sentito il bisogno di aggiungere l’incontro che non c’era: quello tra Gesù e la Madre. Certamente il Signore ha fatto molte più cose di quelle scritte nei vangeli, ma solo quello che è lì raccontato è per noi fonte di vita e dobbiamo imparare a difenderlo anche da un eccesso di devozione, perché questa fonte può essere intorpidita anche da ciò che ci sembra buono, giusto, utile (don Luca Vialetto).
Guercino “Cristo risorto appare alla Madre” 1628-1630, Pinacoteca Civica – Cento

Davvero il Signore è risorto e si è dato a vedere a Simone! 

“Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!” così i discepoli annunciano la loro fede, ma di quel primo incontro tra Pietro e il Risorto noi non sappiamo nulla, né dove né come sia avvenuto! Per questo il vangelo di oggi ci porta lontano da quel unico giorno di Pasqua, per raccontarci un altro incontro tra il Signore e il pescatore di Galilea dove si rinnovano i segni della prima chiamata in una nuova alba che si riempie di vita (don Luca Vialetto).
David Andre Koch “Feed My Sheep.” 1963

Sono proprio io! Toccatemi e guardate 

Dopo aver rovesciato la pietra dal sepolcro resta da  scardinare la porta serrata del cenacolo, ma ci vorrà tempo e pazienza, solo dopo cinquanta giorni, a Pentecoste, lo Spirito ne aprirà i chiavistelli e finalmente e definitivamente la spalancherà. Intanto a questa comunità, rinchiusa nelle proprie paure, fa visita il Risorto entra e ritorna a porte chiuse nel cenacolo, perché l’incontro e la relazione con Lui generino il cambiamento (don Luca Vialetto).
Mattia Preti, “Cristo risorto appare agli Apostoli”,  1670 – 1675,  Siviglia –  Museo Nazionale

Erano in cammino verso Emmaus

Quante volte ci è capitato di percorrere, senza saperlo, la strada per Emmaus, errando sui sentieri delle nostre speranze deluse, dei nostri fallimenti e delle nostre ferite, ed anche su quelle strade siamo stati accostati dal Risorto, presenza discreta ed insieme vigorosa. Se i nostri occhi sono stati incapaci di riconoscerlo, il nostro cuore ne ha gustato il calore … Resta con noi Signore perché il pane spezzato della mensa eucaristica illumini il nostro vagare (don Luca Vialetto).
Meldolla A. “Cristo e i discepoli sulla via per Emmaus” 1557, Chiesa di San Sebastiano, Venezia

Il custode del Giardino

Degli incontri con il Risorto nel giorno di Pasqua, oggi il Vangelo ci invita a contemplare il ritorno di Maddalena al sepolcro. Quante volte, in quell’alba di Pasqua, Maddalena è andata e tornata al sepolcro,  per onorare il corpo di un morto, interrogando il custode del giardino ed infine ascoltando e riconoscendo l’Amato. Ora però non lo può abbracciare, stringere, trattenere, ma deve andare a raccontare ai fratelli che il Signore della vita, era morto, ma ora vivo trionfa, mentre tutt’attorno, nel giardino, la natura fiorisce e risplende (don Luca Vialetto) .
Scuola del Veronese “Noli me tangere” sec. XVI, chiesa di Santa Maria Maddalena, Treviso

Le donne prime in-credibili testimoni della Resurrezione

Un Unico grande giorno di Pasqua che dura una settimana. Per otto giorni la preghiera della Chiesa continuerà a ripetere: “oggi è Pasqua”, e in questo tempo il Vangelo ci accompagnerà presentandoci per ogni giorno un incontro diverso con il Risorto. Oggi ritroviamo le mirrofore (portatrici di Aromi) le donne prime in – credibili testimoni della Resurrezione, con le loro domande, il loro stupore e le loro paure, di fronte a quel sepolcro spalancato e vuoto davanti al quale, alle prime luci dell’alba, per prime le ha condotte l’Amore (don Luca Vialetto).
William Bouguereau “Le tre marie al sepolcro” 1876 , Museo reale di belle arti, Anversa, Belgio

DOMENICA DI PASQUA

I Vangeli non raccontano la Resurrezione, ci parlano invece degli incontri che i discepoli hanno con il Risorto, è per questo che, nella tradizione antica e in quella orientale, non c’è l’immagine della Resurrezione ma è sostituita con quella della discesa di Gesù agli inferi, come ad esempio nell’affresco di metà duecento, proveniente dal palazzo vescovile e conservato nel Museo Diocesano di Treviso, scelto come … Continua a leggere DOMENICA DI PASQUA »

Sepolti insieme a lui nella morte

Questa notte celebreremo la Resurrezione del Signore nel suo vero corpo e quel corpo siamo noi, la Chiesa. Il Battesimo ci ha reso membra vive del Cristo, nell’acqua siamo morti e risorti con Gesù, nella liturgia della notte di Pasqua ravviviamo la grazia di quel giorno per diventare sempre più ciò che siamo e vivere da risorti (don Luca Vialetto).
Tomaso da Modena “Battesimo del principe d’Inghilterra” (dal ciclo con le storie di sant’Orsola) sec. XIV, Museo di Santa Caterina – Treviso