Il sole è ormai al tramonto, e la dura giornata di vendemmia sta per chiudersi. Fra poco tutti gli operai, chiamati al lavoro nelle varie ore del giorno, incontreranno il padrone: sarà la meraviglia per la generosa bontà del Signore, o il risentimento di chi ritiene di essere stato trattato ingiustamente? La gioiosa scoperta della giustizia divina, o l’amara delusione di una giustizia umana, alimentata da pensieri rimuginati nel cuore (don Luca Vialetto).
Magister Venceslao “Mese di ottobre” 1391-1407, Castello del Buonconsiglio (Torre Aquila) – Trento
Un Denaro(denarius) Spesso nel Vangelo vengono citate delle monete, il denaro era una piccola moneta d’argento del valore di 10 assi. Il denaro fu l’unità monetaria presso i Romani; per la sua bontà, incontrò largo favore anche nei popoli confinanti dell’Impero. Un denaro era il salario giornaliero di un operaio (don Luca Vialetto).
Matteo abbandona l’angusto spazio del banco dei pegni, dove restano appese, abbandonate le carte che attestano i crediti da riscuotere. La chiamata di Gesù lo ha liberato dalla ristrettezza di relazioni vissute solo nella logica del dare e avere; senza più il peso opprimente dell’obbligo della restituzione e neppure la sterile rivendicazione di crediti … l’evangelista non solo ci ha trasmesso questa parabola ma per primo la vissuta e ora la sua esistenza rifiorisce nella smisurata gratuità di Dio (don Luca Vialetto).
Vittore Carpaccio “Vocazione di san Matteo” 1502, Scuola di San Giorgio degli Schiavoni – Venezia
Banco Rosso del ghetto di Venezia.
Dare e avere, debiti e crediti … segno delle relazioni, tra persone , ma a volte anche con Dio vissute sempre in base alla valutazione di un valore, di un costo, di un riscontro economico. Ogni banco dei pegni. Ogni cambiale ci ricorda quanto è difficile entrare in relazioni di autentica gratuità sostenute dall’infinita capacità di perdono di Dio (don Luca Vialetto).
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XXIII DOMENICA T.O. – ANNO A
Riconciliazione e perdono sono passaggi essenziali nel cammino spirituale sia del singolo che della comunità. Nella vita del credente assumono una molteplicità di forme: di queste il sacramento della confessione ne costituisce sicuramente il vertice. Ma se vivere un cammino di riconciliazione senza giungere al sacramento significherebbe non portarlo a compimento, anche vivere il sacramento senza l’esperienza concreta del perdono fraterno significherebbe svilirlo e disincarnarlo (don Luca Vialetto).
Giuseppe Molteni “La confessione” 1838, Gallerie di Piazza Scale, Milano
“Parque Tejo” (Lisbona)
Nella mentalità pagana è il luogo ad essere sacro perché abitato dalla presenza del dio, e questa sua sacralità legittima il riunirsi in assemblea per pregare. Per un Cristiano non è mai così ma è la comunità riunita in preghiera che rende abitato delle presenza di Dio quel luogo, per cui anche contesti anonimi, come quelli delle grandi adunate possono diventare “sacri” perché li i credenti sono riuniti nel suo nome (don Luca Vialetto).
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XXII DOMENICA T.O. Anno A
Come Pietro, che fugge lungo l’Appia per evitare la persecuzione, così ciascuno di noi quando incontra nel proprio cammino l’esperienza della croce ha la tentazione di cambiare strada, di fuggire, di cercare, se possibile, una alternativa più semplice. Potremmo anche trovare le motivazioni più giuste, importanti per sostenere che questa croce debba essere evitata, ma siamo chiamati ad imparare a stare dietro a Gesù, a seguire le sue orme per riconoscere nella via della Croce l’autentica strada della Vita (don Luca Vialetto).
Annibale Carracci “Domine, quo vadis?” 1601, National Gallery – Londra
L’impronta del “Quo vadis”
“Signore, dove vai? (Domine, quo vadis?)” è quello che Pietro chiese a Gesù in un’apparizione, mentre fuggiva da Roma per paura delle persecuzioni di Nerone contro i cristiani. “Vado a Roma perché mi crocifiggano di nuovo (Eo Romam iterum crucifigi)”, rispose il Signore, e allora Pietro comprese che doveva tornare indietro per affrontare il martirio. Su un rilievo conservato nella basilica di San Sebastiano si notano quelle che secondo la tradizione sarebbero le orme lasciate da Gesù sulla strada il giorno dell’apparizione a Pietro (don Luca Vialetto).
Pietro fissa lo sguardo su Gesù mentre, nel giorno del giudizio, ricapitola in sé tutte le cose. Ora che la sua identità di Cristo Figlio del Dio vivente è pienamente riconoscibile da tutti, gli riconsegna le chiavi che aveva ricevuto: sono apparse le realtà ultime e il suo servizio di aprire e chiudere, legare e sciogliere è terminato. Ritroveremo nel paradiso ciò che abbiamo costruito su questa terra (don Luca Vialetto)..
Michelangelo Buonarroti “Giudizio finale” (particolare), 1536 – 1541, Cappella Sistina – Città del Vaticano.
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Una donna pagana che prega Baal e Astarte, i grandi rivali del l’unico vero Dio di Israele, conosce in realtà l’autentica fede, e Gesù non la converte, ma si lascia convertire da lei … niente è come dovrebbe essere in questo brano, perché la vita supera le idee, perché la religione costruisce divisioni e barriere, ma la fede le abbatte e senza rivendicazioni si può accettare di essere trattati come dei cagnolini saziati dalle briciole della tavola di Dio (don Luca Vialetto).
Giovanni Gasparro “Cristo e la cananea” 2013, Bassano del Grappa (Vicenza), The Bank Contemporary Art Collection
Gli Apostoli stretti attorno al feretro di Maria, la piangono e ne celebrano le esequie, ma su coloro che sono di Cristo la morte non ha più nessun potere, Gesù ha vinto la morte e ora scende accanto alla Madre per raccoglierne l’esistenza e portarla accanto a sé in cielo. Da nemica la morte è diventata sorella, da incognita che ci sconcerta a sicuro passaggio verso il paradiso (don Luca Vialetto).
Monumento funebre del Doge Francesco Dandolo, sarcofago con “Dormitio Virginis” sec XIV, sala capitolare – convento dei Frari, Venezia
La povertà della fede di Pietro non riesce a sostenerlo sulle acque mare oltre ai suoi primi passi e l’apostolo sprofonda trascinato dalle sue paure. Immerso nell’abisso della sua morte una mano lo afferrerà e lo salverà. La stessa mano attraverserà anche la soglia degli inferi e strapperà alla morte ogni sua preda, in questo passaggio vitale fatto di morte e resurrezione; travaglio di ogni Battesimo, perché ciò che è morto non muoia più (don Luca Vialetto).
Yongsung Kim “The Hand of God (la Mano di Dio)”
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