“L’anno scorso l’azzardo è stato di soffermarci sull’ultimo libro delle Sacre Scritture, l’Apocalisse, che narra il compimento del cammino dell’umanità e della creazione. Quest’anno andiamo, invece, all’inizio della Bibbia, apriamo il primo dei 73 libri che costituiscono la Bibbia ebraico-cristiana, il libro di Genesi e i capitoli 1-11, capitoli che raccontano l’inizio, l’origine della storia dell’umanità in un mondo creato da Dio. Ecco, penso che in un tempo come il nostro, segnato da grandi slanci, ma anche da gravi crisi, tornare ad ascoltare il messaggio biblico sull’origine dell’umanità possa essere importante e interessante per riscoprire la vocazione profonda dell’essere donne e uomini e dell’esserlo anche in rapporto al progetto e al disegno di Dio”: lo ha detto mercoledì 12 aprile, alla conferenza stampa di presentazione del Festival biblico 2023, mons. Roberto Tommasi, presidente, insieme a don Ampelio Crema, del Festival.
Ha preso quindi il via ufficialmente mercoledì 12 aprile, il Festival Biblico che, in questa sua 19ª edizione, aprirà con le sedi in provincia di Vicenza, Padova e Rovigo e il Fuori Festival ad Alba, per poi entrare nel cuore della programmazione dal 4 al 28 maggio con le città e le diocesi a oggi aderenti al progetto: Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Vittorio Veneto, Treviso e, per la prima volta, Chioggia.
Sarà Genesi 1-11 – che dà anche il titolo all’edizione – il filone tematico attorno al quale si articolerà la proposta culturale che il Festival, promosso da Diocesi di Vicenza e Società San Paolo, declinerà nel ricco programma di oltre 100 appuntamenti tra dialoghi, spettacoli teatrali, meditazioni, incontri biblici, passeggiate, mostre, concerti e laboratori, con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulla vita umana nella contemporaneità alla luce delle Sacre Scritture ebraico-cristiane.
Una riflessione tanto più urgente oggi, in un tempo in cui alcuni dei grandi temi che proprio nei primi 11 capitoli del grande libro della Creazione trovano spazio – la creazione del mondo e della storia, le relazioni tra esseri viventi e la difficile fraternità tra gli uomini, la libertà, il riposo, ma anche la trasgressione, il peccato, la redenzione, il lavoro, il giudizio, la fede – ci appaiono più che mai al centro del nostro abitare il mondo e della complessa realtà che ci circonda.
Ma Genesi è anche un processo di creazione costante, mai chiusa, non definitiva – il nome stesso del libro, che deriva dal greco génesis, allude proprio alle azioni generative raccontate al suo interno – e per questo pensiamo costituisca una narrazione utile, dalla quale ripartire in questo tempo in cui molto di quanto credevamo valido e certo ci appare in dubbio e mostra i suoi limiti.
Dal 12 aprile al 28 maggio si svolgeranno, quindi, gli eventi dal vivo diffusi lungo la maggior parte del territorio veneto, ma la stagione culturale del Festival Biblico si arricchisce anche di un nuovo podcast: verrà, infatti, pubblicato questo venerdì 14 aprile il primo episodio di Tensioni. Le religioni tra pace e guerra il podcast originale del Festival Biblico, in 5 puntate, presentato dal giornalista Rai Roberto Zichittella: una vera e propria esplorazione nel mondo delle religioni realizzata con la collaborazione scientifica della rivista Jesus, per indagare l’ambivalenza della religione, capace di esasperare l’identitarismo fino a soffiare sul fuoco delle divisioni, così come, all’opposto, di promuovere l’inclusione, generando comunità aperte e accoglienti. Tensioni indagherà, quindi, il ruolo della religione nei contesti sociali di alcuni tra i quadranti più “caldi” e significativi in questo momento storico: Stati Uniti, Ucraina/Russia, Libano ed Europa.
E, infine, come ogni anno, il Festival desidera ringraziare anche tutte le realtà – enti, istituzioni e aziende – che contribuiscono, a vario titolo, alla sua realizzazione e, in particolare, Regione Veneto, Fondazione Cariparo, 8X1000 Chiesa Cattolica, 8×1000 Chiesa Valdese, AGSM AIM, Fondazione Banca Popolare di Verona, Vittoria Assicurazioni, Fondazione Banca Popolare di Marostica – Volksbank, Viacqua Spa, Axera, Banca Terre Venete, Confindustria Vicenza, Gemmo impianti, Costruzioni e Ristrutturazioni edili Gobbo Restauri srl, Veneta Cucine, Fantic Motor.
IL FESTIVAL A TREVISO
Il Festival Biblico nella città di Treviso torna per il quarto anno consecutivo, nei giorni dal 4 al 7 maggio 2023. Ideato e promosso dalla Diocesi di Vicenza e dalla Società San Paolo, con l’adesione delle Diocesi di Treviso, Vittorio Veneto, Verona, Padova, Adria-Rovigo e Chioggia, e con la collaborazione di una nutrita rete di associazioni e realtà culturali del territorio, il Festival si propone di favorire la diffusione delle Sacre Scritture al di fuori degli spazi ecclesiali, attraverso la molteplicità di linguaggi e forme espressive che i format artistici, i dialoghi e il confronto con le diverse realtà culturali e religiose offrono. Un’agorà dove il confronto è libero e creativo e tutti possono partecipare.
Il titolo scelto per l’edizione 2023 “Genesi 1-11” è sufficiente a trasmettere l’idea portante: si tratta di un processo di creazione costante, continua, che ci fa riscoprire vulnerabili in questa terra, anch’essa fragile e bisognosa di una rinnovata custodia.
A Treviso sono stati scelti due “luoghi simbolo” attorno ai quali ruoteranno le diverse iniziative: Piazza Duomo, in cui sarà collocata per alcuni giorni un’installazione intitolata “Il bosco che ancora non c’è”, e la sede di Caritas Tarvisina, la “Casa della Carità”.
Un giardino in piazza Duomo
Il mandato di Dio all’uomo, secondo il racconto di Genesi, è molto chiaro: “Lo pose nel giardino di Eden perché lo coltivasse e lo custodisse” (Gen 2,15). Fin dall’inizio, però, il testo biblico registra anche un altro “dato di fatto”, cioè la “signoria” dell’uomo su tutte le altre creature: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra” (Gen 1,26). In quale modo stiamo esercitando tale “signoria”? Nella forma del “dominio” che sfrutta, distrugge e scarta, o mediante un’assunzione di responsabilità nei confronti di questo mondo che ci è affidato? Una piazza forse non è il luogo più adatto per piantare un bosco, ma l’installazione temporanea, con più di mille piante forestali pronte per essere piantumate, pone una domanda a tutti: “Come posso coltivare e custodire questo mondo che mi è affidato?”. Piazza Duomo sarà arredata con una ventina di alberi autoctoni e più di mille piantine della stessa specie pronte per essere messe a dimora. La nostra città e il nostro territorio hanno bisogno di uno sviluppo sempre maggiore di spazi “vivibili” e capaci di rigenerare l’ambiente in cui viviamo e l’aria che respiriamo. L’installazione in Piazza, fruibile sabato 6 e domenica 7 maggio, sarà animata dalla presenza di volontari pronti a dialogare con i passanti e a spiegare il senso della proposta. Tutti saranno invitati a farsi carico di “coltivare e custodire” qualcuna delle piante messe gratuitamente a disposizione: singoli cittadini, associazioni, enti privati e pubblici – saranno invitati a farsi carico di coltivarne e custodirne qualcuna. Il progetto, curato da Fondazione Benetton Studi Ricerche, è sostenuto da Coldiretti e CCIIA Treviso-Belluno. Alcuni eventi, come la passeggiata lungo i corsi d’acqua della città (per evidenziare il valore dell’acqua e del suo corretto utilizzo), nonché i laboratori, prenderanno avvio, o si svolgeranno, proprio in Piazza (tempo permettendo).
I temi di un’economia sostenibile, con Stefano Rozzoni (Economy of Francesco), e della cura del territorio saranno affrontati anche nei dialoghi con Francesco Vallerani e Teresa Bartolomei e nella presentazione del romanzo di Paolo Malaguti “Il Moro della cima”; a questi argomenti saranno dedicate anche passeggiate/visite guidate nelle zone d’acqua della città. I laboratori curati dalla rete Vicenza-Mondo permetteranno di attualizzare il racconto dei primi sette giorni della creazione.
La ricchezza delle diversità in Casa della carità nel 50°
Un secondo “luogo simbolo” sarà “Casa della Carità”, che ogni giorno mette al centro l’uomo, soprattutto il più bisognoso ed emarginato: in occasione del 50° anniversario di Caritas Tarvisina, proporrà eventi e riflessioni che favoriscano l’integrazione considerando la diversità non come un “problema”, ma come una “ricchezza”, così come insegna il racconto biblico della Torre di Babele (Gen 11,1-9). In particolare, tutte le autorità e i rappresentati delle più importanti istituzioni cittadine saranno invitati a condividere una “cena fraterna” con coloro che quotidianamente frequentano la mensa.
La pace al centro della serata inaugurale
La serata inaugurale, giovedì 4 maggio, vedrà la Lectio magistralis del prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S. Egidio che, in dialogo con il vescovo Michele Tomasi, rifletterà sulla Pacem in terris: dopo 60 anni è ancora un sogno possibile? Sempre a partire dalle provocazioni degli attuali conflitti, il biblista Roberto Vignolo toccherà il tema scomodo de “la preghiera di chi subisce violenza”, mentre Marcello Spagnulo ci offrirà elementi per comprendere il ruolo delle nuove tecnologie aerospaziali nella gestione dei moderni conflitti.
Gli appuntamenti sono curati in collaborazione con Fondazione Imago Mundi e si inseriscono nell’ambito della mostra “La guerra è finita! La pace non è ancora iniziata” in corso alle Gallerie delle Prigioni di Treviso.
Si alterneranno, inoltre, uno spettacolo teatrale, in cui ragazzi diversamente abili saranno accompagnati da musica dei Beatles, la proiezione di un film di Olmi, mostre pittoriche “tematiche” e meditazioni bibliche legate all’arte (don Paolo Barbisan). Al contempo, si valorizzeranno le altre mostre presenti in città: oltre a quella curata da Fondazione Imago Mundi , “La guerra è finita. La pace non è ancora cominciata”, anche quella monografica su Arturo Martini al Museo Bailo. Il vertice dell’espressione artistica sarà costituito dalla straordinaria esecuzione dell’Oratorio Die Schöpfung di Haydn, con il Coro e l’Orchestra del Friuli Venezia Giulia che, il 28 maggio, chiuderà tutte le iniziative del Festival Biblico.
In allegato il programma dettagliato dell’edizione trevigiana 2023.
ENTE PROMOTORE
Festival Biblico
Opera S. Pio X – Diocesi di Treviso
PARTNER CULTURALI
Campagna Amica
Caritas Tarvisina
Cattedrale Treviso – Eventi Arte e Cultura
Centro di Spiritualità e Cultura “don Paolo Chiavacci”
Chiese Aperte Treviso
Fondazione Benetton Studi e Ricerche
Fondazione Cassamarca
Fondazione Imago Mundi
Fondazione Opera Pia Maurocordato
ISSR “Giovanni Paolo I”
Istituto Diocesano di Musica Sacra
Libreria Paoline
Museo Diocesano d’Arte Sacra – Treviso
Scuola di Formazione Teologica – Treviso
Seminario Vescovile di Treviso
Studio Teologico Interdiocesano Treviso-Vittorio Veneto
Ufficio Diocesano per l’Annuncio e la Catechesi – Treviso
Ufficio Diocesano per l’Arte Sacra e i Beni Culturali – Treviso
PATROCINI
Provincia di Treviso
Comune di Treviso
Camera di Commercio Treviso-Belluno | Dolomiti
Coldiretti Treviso