DOMENICA DI PASQUA – ANNO A
Essi presero il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi.
La comunità dei credenti, la Chiesa, è l’autentico corpo di Cristo che viene deposto nelle nostre mani, noi vorremmo incontrarvi un corpo glorioso ma ci scontriamo con un corpo sofferente, piagato. Concedici, Signore, di non infliggere ulteriori ferite alla tua carne ma di imparare da Nicodemo ad ungere quelle ferite con l’unguento della cura che accoglie senza giudicare, e come Giuseppe d’Arimatea di avvolgerle in un candido lino che sa proteggere senza nascondere (don Luca Vialetto).
È risorto dai morti.
Cristo si innalza vittorioso sul sepolcro, benedice il mondo e sorregge la Croce che da strumento di morte è ora vessillo di trionfo. Il suo piede schiaccia il soldato posto a guardia della tomba. Quel piede che calpesta l’avversario, antichissimo simbolo di vittoria, sia segno e promessa di trionfo per tutta l’umanità: che possa rialzarsi da ogni sua caduta ed ergersi vittoriosa sulla violenza e sulla guerra che ne deturpano il volto per far risplendere la tua Resurrezione di pace (don Luca Vialetto).
Coppia di alabastri inglesi “Deposizione” e “Resurrezione” XIV sec. Museo Diocesano – Treviso
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie