V DOMENICA DI PASQUA – ANNO B
Dalle dita di Gesù partono i tralci di una vite rigogliosa, i santi raccolti nel suo avvilupparsi sono i frutti che questa pianta ha prodotto con abbondanza. Come per la vite che, potata, viene fatta povera per rendere ricco il vignaiolo, così i tagli che Dio pone nella nostra esistenza, pur impegnativi e dolorosi, rendono la nostra vita feconda per portare, uniti a Cristo, un frutto abbondante (don Luca Vialetto).
Lorenzo Lotto “Cristo-Vite” 1524, Oratorio Suardi – Trescore Balneario (BG).

Mosaico di via Canoniche – Treviso.
L’arte paleocristiana non ha inventato un linguaggio espressivo nuovo, ma ha utilizzato quello del mondo tardo antico donandogli, però, nuovi significati a partire dalla rivelazione. Così è per il tema della vite, già caro e molto utilizzato nell’arte profana, che immediatamente si è prestato ad una rilettura cristologica (don Luca Vialetto).