III DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO A
Mentre si allontana dal pozzo, luogo di relazioni e di affetti, la donna di Samaria rivolge un ultimo sguardo a quell’uomo incontrato nel tempo e nel luogo sbagliati. Ai piedi del suo Signore ha abbandonato la brocca che le serviva per attingere l’acqua: strumento ormai inutile incapace di colmare la sua sete più profonda. Ma ora che ha incontrato la fonte dell’acqua viva può finalmente riprendere il cammino, danzando la vita (don Luca Vialetto).
Annibale Carracci “La Samaritana al pozzo” 1595, Pinacoteca di Brera, Milano
Il pozzo di Sicar
Ancora oggi è possibile sedersi sul bordo di pietra dell’antico pozzo di Sicar e vi si può anche attingere e bere l’acqua fresca che a suo tempo dissetò il Signore Gesù. Una luce posta a illuminare il foro del pozzo, ne fa apprezzare la profondità di circa 30 metri (corrispondenti alla misura di 14 braccia citata nel Vangelo di Giovanni) Il pozzo di Sicar si trova nella cripta della Chiesa ortodossa di Nablus, nel cuore della Samaria (don Luca Vialetto).