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XXVI DOMENICA T.O.
Lazzaro giace disteso, sulla soglia, con la mano tesa verso la tavola del ricco bramandone le briciole, in una distanza che appare incolmabile. Sembra che solo due mastini, inaspettati consolatori, abbiano compassione per colui che “Dio soccorre”. Presto gli angeli raccoglieranno la sua vita e le loro sorti si rovesceranno. Apri Signore i nostri sensi all’ascolto, affinché possiamo riconoscere i tanti “Lazzaro” che giacciono alle nostre porte: soglie di ingresso al Regno di Dio (don Luca Vialetto).
Scuola del Veronese (Benedetto Caliari) “Lazzaro e il ricco Epulone” 1574, Episcopio, Treviso.