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VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Gli uomini che lapidano Stefano non contemplano il volto Dio che il protomartire vede, ma lo potranno riconosce nei gesti che egli compie: non si oppone alla violenza, prega per i suoi carnefici e ama i suoi nemici fino al perdono. Due angeli dal cielo portano una corona e una palma simbolo della ricompensa divina per chi ha vinto la violenza con l’amore ed è diventato misericordioso come il Padre (don Luca Vialetto).
Pietro da Cortona, “Il martirio di Santo Stefano”, 1660 circa, Ermitage, San Pietroburgo