Questa mattina, 5 febbraio, nella chiesa Immacolata del Seminario, religiosi e religiose da tuta la diocesi si sono stretti attorno al Vescovo per ricordare i giubilei di consacrazione (anniversari dai 25 anni agli 80 di professione) nei diversi istituti e congregazioni. Molti, soprattutto le religiose, erano presenti, altri, a causa dell’età anziana, erano collegati in diretta streaming dalle loro comunità. Una vita, quella di tanti uomini e donne, “donata per il Signore, in questo nostro tempo – ha detto il Vescovo Michele Tomasi nell’omelia -. “Vi siete innamorati di un carisma, di una Parola di Vangelo che si trasforma in esperienza, in strutture, in organizzazione, in storia. Vi siete innamorati di un modo di dire ‘Sì’ a Gesù, e avete percorso questa strada, talvolta anche nelle fatiche e nella stanchezza, ma continuate a farvi affascinare, a farvi sedurre da Cristo, a tornare a Lui per un po’ di riposo, come i dodici che Lui chiama in disparte con sé, dopo le fatiche della missione”. La sua Parola apre un orizzonte “ampio quanto l’eternità, senza confine, come il cielo della pianura – ha ricordato il Vescovo -. E noi ci sentiamo piccoli ma abbracciati da un amore grande: questa è l’esperienza di Dio che voi potete mostrare, perché è quella forza che vi ha portato a dire ‘Sì’, un Eccomi preparato e seguito da altri ‘Sì’: è il Sì di Dio a noi e il nostro, di ciascuno e ciascuna di noi, a Lui. Questa è la vita religiosa che si innamora di una Parola di Vangelo. E si diventa davvero quel quinto Vangelo che si scrive nelle pagine della nostra esistenza e che mettiamo a disposizione di chi voglia leggerlo, come un’offerta rispettosa, umile, ma non nascosta, importante, decisiva. Non c’è annuncio più bello della fede in Gesù Cristo; non c’è caparra più importante che possiamo mettere di quella di dire: “Credo così tanto a Te, alla tua resurrezione, al tuo amore, che scommettiamo tutto su di Te, la nostra vita con Te. Con questi fratelli e con queste sorelle, con tutte le difficoltà, ma anche con tutta la bellezza di vivere insieme e volersi bene perché ci riconosciamo amati da Lui”. E Lui ci prende con sé per andare e portare luce, incoraggiamento, balsamo di vita, consolazione, a coloro cui siamo mandati, con Lui, in questo nostro tempo”.
Mons. Tomasi ha invitato religiosi e religiose a partecipare alla fase di ascolto del Sinodo della Chiesa universale e del Cammino sinodale della Chiesa italiana: “Per la Chiesa è importante ascoltarvi, ascoltare l’esperienza di uomini e donne che si sono donati al Signore, per dire che cosa è importante oggi, per voi e per la Chiesa, i vostri sogni, le vostre prospettive. Voi avete donato amore e per questo potete insegnarci amore. Il messaggio del Signore è messaggio di amore. Il Vangelo è importante per l’oggi – ha concluso il Vescovo – e noi potremo essere una pagina di questo Vangelo”.
Al termine mons. Giuseppe Rizzo, delegato vescovile per gli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, ha ringraziato il Vescovo e ha chiamato per nome i festeggiati a ricevere un piccolo dono da parte di mons. Tomasi