XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Un insolito Cristo Guerriero, giovane imberbe e vestito come un antico soldato, calpesta sotto i suoi piedi un leone e un serpente, simboli del male. Questa forza Gesù la condivide con i suoi discepoli: mandati ad annunciare il Regno, sono portatori di bene e di salvezza per liberare l’uomo dai veleni che soffocano la vita. Ma la gioia del discepoli non deve attaccarsi a questo potere: è un dono, non per un prestigio personale, ma  a servizio dell’umanità e l’unica autentica gioia del credente sta nell’essere con il Signore e del Signore (don Luca Vialetto).
“Gesù Guerriero” Mosaico del V sec., Cappella di Sant’Andrea – Museo Arcivescovile, Ravenna
Secchiello per l’acqua santa
Incisa su questo secchiello, conservato nel Museo Diocesano di Treviso (ed esposto nella mostra “Il dono e la speranza”), c’è una iscrizione in caratteri arabi con una lunga benedizione, un salamelecco, uno di quei saluti lunghi e cerimoniosi che Gesù, nel Vangelo di oggi invita ad evitare, per concentrarsi unicamente sull’essenziale dell’evangelizzazione.