Giornata del malato. Il Vescovo: cure e vicinanza fraterna

Nella 26ª Giornata mondiale del malato, l’11 febbraio, si è celebrata la festa diocesana del malato nella chiesa di Santa Maria Maggiore di Treviso. Il nostro vescovo Gianfranco Agostino Gardin, assieme a padre Luigino Zanchetta (cappellano all’ospedale Ca’ Foncello), ha celebrato una messa alle 15.30 con la partecipazione numerosa di malati, di familiari e delle associazioni legate al mondo della sofferenza (Unitalsi, Cvs, Cavalieri di Malta). È un’occasione di incontro molto sentita, che quest’anno coincide con l’anniversario della prima apparizione della Madonna a Bernadette Soubirous, a Lourdes. Il Vescovo, nella sua omelia, ha ricordato che quest’anno il tema della Giornata del malato ci è dato dalle parole che Gesù, innalzato sulla croce, rivolge a sua madre Maria e a Giovanni: “Ecco tuo figlio … Ecco tua madre”. Inoltre, ha sottolineato l’importanza del prendersi cura, che non è semplicemente “curare”, ma avere attenzione alla persona in maniera globale. È una vicinanza che può essere fatta anche solo di presenza, disponibilità, generosità, con una creatività suggerita dalla carità e l’impegno nell’offrire a chi soffre cure innovative e affidabili. In un clima di ascolto e raccoglimento, la celebrazione è terminata con l’affidamento a Maria dei presenti e di tutti i malati nel corpo e nello spirito, chiedendole di donare speranza a chi soffre e, a tutti, capacità di accoglienza verso chi è nel bisogno. Al termine della celebrazione, un bel momento conviviale organizzato dall’Unitalsi nel chiostro adiacente alla chiesa.