Cinque serate da dicembre a giugno dedicate in modo speciale ai giovani dai 18 ai 35 anni

Giovani alla scuola della Parola: il Vescovo presenta “Lampada ai miei passi”

In un suo intervento del 1990 all’Università Gregoriana di Roma, il cardinale Carlo Maria Martini raccontava così gli inizi della Scuola della Parola in Diocesi di Milano: “L’iniziativa è nata nella nostra diocesi di Milano senza alcuna pretesa. Alcuni giovani, dieci anni fa, mi chiesero di insegnare loro a pregare con la Bibbia e, dopo una mia breve istruzione, sentirono l’esigenza di imparare attraverso degli insegnamenti pratici. Proposi allora la Scuola della Parola in Duomo, a partire dall’ottobre 1980; dai trecento giovani presenti la prima sera siamo rapidamente passati a cinquecento, poi a mille, duemila, tremila… L’appuntamento del primo giovedì di ogni mese divenne di anno in anno familiare a moltissimi giovani” (Carlo Maria Martini, La Scuola della Parola, Firenze, Bompiani, 2018, 51).
Negli anni successivi, sono stato io stesso uno dei giovani che hanno partecipato alla Scuola della Parola: ricordo questi appuntamenti come dei passi molto importanti, se non decisivi, nella maturazione della mia vocazione al sacerdozio, da studente di Economia quale ero allora.
Si tratta di una piccola testimonianza personale, per me significativa. Nelle mie esperienze successive, ho sperimentato che “l’esercizio ordinato dell’ascolto personale della Parola” (questa una concisa e completa definizione della Lectio divina) era alimento della preghiera e della vita, e che ascoltare personalmente – con un impegno che non viene delegato ad altri -, ma in comunità, all’interno della Chiesa (maestra e custode delle Scritture Sante) la Parola di Dio riesce a dare un volto nuovo e gioioso alla comunità cristiana.
Apprezzo molto e sostengo tutte le iniziative che, da Vescovo, ho trovato e trovo attive e vitali in Diocesi. Ricordo, tra tutte, la bella pratica del “Vangelo nelle case”, che torno ancora una volta a incoraggiare, anche dopo le fatiche a incontrarsi durante la pandemia.
Sono, ora, convinto che sia giunto anche per me il momento di offrire la possibilità di pregare la Parola, come un aspetto fondamentale del mio ministero episcopale. Quando Pietro e gli Apostoli imposero le mani ai primi diaconi nella comunità di Gerusalemme, lo fecero perché il servizio potesse essere svolto al meglio, affermando: “Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola” (At 6,4).
Il Vescovo, così esorta con convinzione papa Francesco, deve vivere la sua vicinanza al Signore e al popolo di Dio innanzitutto coltivando la vita di preghiera: “La preghiera non è per il Vescovo devozione, ma necessità; non un impegno tra tanti, ma un indispensabile ministero di intercessione: egli deve portare ogni giorno davanti a Dio le persone e le situazioni” (Papa Francesco ai Vescovi nei territori di Missione, 8 settembre 2018).
Su questo cammino ho sempre bisogno di continua conversione. Rimane, però, centrale anche per me come Vescovo il “servizio della Parola”, e penso che sia importante svolgerlo anche in questa forma: imparare a pregare la Parola, in particolare assieme a quei giovani – adulti che stanno dando una forma matura al cammino della loro esistenza, per trasformare le realtà che viviamo con la forza del Vangelo.
Per questo invito i giovani dai 18 ai 35 anni (ma interessati, anche di altre età, sono cordialmente invitati) a partecipare agli incontri che terrò in Cattedrale da dicembre a giugno (in allegato la locandina), all’inizio del mese, dal titolo: “Lampada ai miei passi è la tua Parola. Entrare nella preghiera alla Scuola della Parola”.
Durante l’ordinazione a Vescovo è stato aperto il libro del Vangelo sopra il mio capo, perché tutta la mia vita fosse sotto la signoria della Parola di Dio: camminiamo insieme sotto la Parola. Impareremo sempre più l’amore di Dio.
† Michele Tomasi, vescovo