Giovedì santo

Per comprendere

Nella liturgia di questo giorno siamo coinvolti nei gesti di Gesù, che spezza il pane e lava i piedi ai discepoli.
Tutti noi, anche nell’intimità delle nostre case, siamo parte della grande famiglia che è la Chiesa sparsa in tutto il mondo. La fede comune ci aiuta ad aprire le porte a Gesù e ad accogliere la sua vita offerta per tutti gli uomini e donata come Pane vivo nell’Eucaristia.
In questo giorno la Chiesa riconosce in Gesù la sorgente della carità che ci spinge ad aprire il cuore ai fratelli e alle sorelle, vicini e lontani, nel servizio e nella condivisione.
Inoltre oggi siamo invitati a rendere grazie al Signore per il dono del ministero ordinato e a pregare per i sacerdoti che, con la loro missione, rispondono al comando di Gesù: “Fate questo in memoria di me”.

Per preparare

  • Sulla tavola di casa si può stendere una tovaglia particolare e porre la Bibbia o il Vangelo aperto sul brano evangelico di questo giorno (Gv 13,1-15).
  • Al centro della tavola si dispone un pane (sarebbe bello riuscire a farlo in casa, incidendovi sopra una croce prima di cuocerlo… ma va bene qualunque pane).
  • La tavola potrebbe essere arricchita anche dai disegni che i bambini precedentemente hanno realizzato sul tema della Lavanda dei piedi, oppure sui gesti di amore che si vivono in famiglia o tra amici, oppure riguardanti persone di cui abbiamo notizia in questi giorni, o sulla Comunità che normalmente si ritrova a celebrare la Messa con i suoi sacerdoti.

Inizio

Si inizia con il segno della Croce.

 G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Amen.

Introduzione

G. Per noi questo è un giorno speciale: è il Giovedì Santo.
Ci riuniamo insieme per fare memoria della Santa Cena nella quale Gesù si consegnò alla Chiesa e all’umanità come Pane vivo nell’Eucaristia e diede il comandamento dell’amore fraterno lavando i piedi ai suoi discepoli.
Sentiamo il desiderio di poter celebrare presto la Messa con i nostri fratelli e sorelle e di mangiare il Pane dell’Eucaristia; e questo desiderio ci rende forti, sostiene la nostra speranza, ravviva la nostra fiducia per affrontare la prova e le difficoltà di questo tempo.
Con cuore grato preghiamo Dio nostro Padre affinché la nostra vita diventi sempre più un dono per gli altri, per chi vive con noi e per coloro che incontreremo sul nostro cammino.

Preghiera

Prima di mettersi in ascolto del Vangelo, insieme si legge questa preghiera:

Ti lodiamo, Padre buono,
che per amore
hai creato il mondo
e i suoi abitanti,
donaci di sentirci e di vivere
come tuoi figli amati.

Ti adoriamo, Signore Gesù,
che hai dato la tua vita per noi,
rendici capaci di servire e di amare
come tu ci hai insegnato.

Ti invochiamo, Spirito Santo,
che sei sorgente di amore e di unità,
illumina la mente e il cuore
di tutti gli uomini
e raccogli l’umanità
in una grande famiglia.

Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo,
ora e per sempre. Amen.

Vangelo (Gv 13,1-15)

  Il Vangelo viene letto da un adulto o da un giovane.

Lett. Dal Vangelo secondo Giovanni

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo».
Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me».
Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

 

Silenzio e riflessione

Sappiamo che, attraverso il brano del Vangelo proclamato, il Signore in questo momento ci parla. E dunque dedichiamo un po’ di tempo per ascoltare che cosa ci dice il Signore, facendoci aiutare da queste domande:

  • Signore, che cosa vuoi dirmi?
  • Qual è la parola che tu ora rivolgi a me?

 

Atto di amore

Viene proposto un momento di condivisione, che diventa un atto di amore gli uni per gli altri. Ciascuno pensa alle persone con le quali vive questo tempo e cerca di riconoscere le cose belle, le qualità, le ricchezze di ciascuno.
Successivamente si può comunicare a ciascuno il dono che lui è per me… ed esprimere la propria gratitudine.
[Se qualche famiglia lo ritiene possibile e opportuno, si può anche compiere il gesto della lavanda dei piedi gli uni agli altri, avendo predisposto prima ciò che serve].

Preghiera per i sacerdoti (Santa Teresa di Lisieux)

G. Nel giorno in cui si ricorda anche l’istituzione del sacerdozio ministeriale, cioè la presenza e il servizio dei sacerdoti, ricordiamo tutti i sacerdoti, in particolare quelli che conosciamo, e preghiamo per loro.

Lett. 1:O Dio Onnipotente ed Eterno,
dègnati di guardare il volto del tuo Cristo,
l’Eterno Sommo Sacerdote e, per amore di lui,
abbi pietà dei tuoi sacerdoti.
Ricordati, o Dio misericordioso,
che anch’essi sono fragili creature.
Mantieni in essi acceso
il fuoco del tuo amore.
Conservali a te vicini,
affinché il nemico non prevalga su di loro
e non siano mai indegni
della loro sublime vocazione.

 

Lett. 2: O Gesù, ti prego
per i tuoi sacerdoti fedeli e fervorosi,
per i tuoi sacerdoti tiepidi e infedeli,
per i tuoi sacerdoti che lavorano tra noi
o nelle terre di missione,
per i tuoi sacerdoti che sono nella tentazione,
per i tuoi sacerdoti che soffrono
la solitudine e l’abbandono,
per i tuoi sacerdoti giovani e anziani,
per i tuoi sacerdoti ammalati
e per quelli agonizzanti,
per le anime dei sacerdoti
che soffrono nel purgatorio.

 

Lett. 1:Soprattutto ti raccomando
i sacerdoti che mi sono più cari:
il sacerdote che mi ha battezzato,
quello che mi ha assolto dai miei peccati,
i sacerdoti che hanno celebrato
le sante Messe alle quali ho partecipato
e che mi hanno dato il tuo Corpo
e il tuo Sangue nella Santa Comunione,
i sacerdoti che mi hanno insegnato e istruito,
che mi hanno incoraggiato e consigliato,
tutti i sacerdoti ai quali mi lega
un debito di gratitudine.

 Tutti:O Gesù, conservali nel tuo cuore
insieme alla tua Santa Madre
e dona loro abbondanti benedizioni
nel tempo e nell’eternità.
Amen.

Padre nostro

G. Dopo aver ascoltato il Vangelo, vissuto un atto di amore tra di noi e pregato per i sacerdoti, rivolgiamo al Padre la preghiera che Gesù ci ha insegnato, sentendoci figli amati.
Con fiducia diciamo insieme:

Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.

Benedizione sul pane

Se ci sono dei bambini, si può spiegare loro con parole semplici il senso di questo segno.
Si invoca la benedizione di Dio sul pane posto al centro della tavola con la preghiera che segue:

G. Sii benedetto, Dio nostro Padre,
creatore del cielo e della terra;
nel pane quotidiano
tu ci doni un segno della tua bontà
e l’elemento essenziale della tavola di famiglia.
Concedi a noi e a coloro che questa sera
pregano nella memoria della Cena di Gesù
e a tutti i tuoi figli e figlie
che abitano in ogni paese della terra,
di avere il cibo necessario per nutrire il corpo
e la Parola di vita eterna.
Fa’, o Padre, che impariamo a condividere
il pane della fraternità e dell’amicizia
per gustare la gioia vera
che viene dal tuo amore
e possiamo presto celebrare l’Eucarestia
insieme a tutta la comunità.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

Condivisione del pane

Si conclude condividendo il pane benedetto. Qualcuno lo spezza per tutti, lo distribuisce a ciascuno e lo si mangia insieme.

Conclusione

Si pronunciano le parole che seguono e ci si fa il segno della Croce:

 G. Il Signore ci benedica e ci protegga. Faccia risplendere il suo volto su di noi e ci doni la sua misericordia. Rivolga su di noi il suo sguardo e ci doni la sua pace.
Amen.

Terminato il momento celebrativo, tutti sono invitati a preparare insieme per la cena di famiglia