Il dono di tre nuovi sacerdoti e un diacono

Il vescovo Gianfranco Gardin annuncia, assieme alla famiglia del Seminario diocesano, i prossimi candidati al diaconato e presbiterato della nostra Diocesi.
Sabato 29 aprile sarà ordinato dal Vescovo il diacono Francesco Bellato (nella foto piccola). La santa messa sarà celebrata nella chiesa parrocchiale di Marcon, sua parrocchia di origine; la celebrazione avrà inizio alle ore 17. Francesco è entrato in Seminario in Prima superiore, in Comunità Giovanile, e ha poi proseguito il suo percorso nel nostro Seminario fino a questa tappa importante. Attualmente è in servizio pastorale presso la parrocchia di San Martino di Lupari.
Sabato 20 maggio, nella chiesa cattedrale, saranno ordinati sacerdoti don Enrico Fusaro (originario di Marcon e in servizio pastorale presso la parrocchia di San Giuseppe di Treviso), don Emanuele Sbrissa (originario di Casoni e in servizio nella parrocchia della Cattedrale) e don Denis Vedoato (originario di Cappelletta di Noale e in servizio a Breda di Piave e Saletto). La celebrazione inizierà alle ore 17 e sarà presieduta dal Vescovo.
Prima di essere giovani del nostro Seminario Francesco, Enrico, Emanuele e Denis sono stati chierichetti, giovani di Ac, educatori in parrocchia. Un giorno qualcuno, il cappellano o un amico prete, ha posto loro una domanda: “Hai mai pensato di entrare in Seminario?”. In altri casi non hanno posto domande, ma sono stati capaci di rispondere alla domanda di senso di un giovane, capaci di avviarli verso un cammino di discernimento. Avendo coltivato la relazione di fiducia hanno potuto indicargli un percorso di ricerca.
Oggi i fratelli preti sono molto impegnati nelle collaborazioni e in tante attività connesse; l’annuncio della vocazione è lasciato tra le ultime cose. Quando ne parlo con i confratelli, mi sento dire che manca il tempo per annunciare la vocazione. A volte mancano l’esperienza o le parole adatte. Altre il coraggio, perché si teme di rompere le relazioni, oggi così delicate… A qualcuno mancano anche le motivazioni, ad altri la gioia… Faccio mie le parole che Paolo scrisse a Timoteo: “Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento” (4,1-2).
Ci uniamo nella fraterna preghiera per questi giovani ormai giunti all’ordinazione e per tutto il Seminario. Anche chi non potrà farsi vicino potrà unirsi nella preghiera, in particolare gli amici colpiti dalla malattia o i fratelli e le sorelle più anziani; tutti uniti nella preghiera.

(Il rettore, don Pierluigi Guidolin)