Accade ancora che le ore di Irc siano collocate in posizione terminale nell’orario di lezione (prima e/o ultima ora), come inizialmente era stato chiesto dalla risoluzione della Camera dei deputati del 16-1-1986, n. 6-00074. Tale raccomandazione era stata resa esecutiva dalle CCMM 128 e 129 del 3-5-1986 per le sole scuole materne ed elementari, ma la Corte costituzionale, con sentenza n. 13/1991, ha ritenuto che non debbano esservi collocazioni orarie particolari per l’Irc dal momento che «nessuna violazione dell’art. 2 della Costituzione è ravvisabile». La CM 18-1-1991, n. 9, ha pertanto disposto «che nella formazione del quadro-orario l’insegnamento stesso sia collocato anche in ore intercalari, così come è per le altre discipline scolastiche, in relazione a criteri di buon andamento della scuola che implicano l’ottimale distribuzione delle diverse discipline sotto il profilo didattico e la migliore utilizzazione del personale docente».
Si ricorda in proposito che l’orario delle lezioni è competenza esclusiva del dirigente scolastico, al quale spetta «procedere […] alla formulazione dell’orario, sulla base dei criteri generali stabiliti dal consiglio di circolo o d’istituto e delle proposte del collegio dei docenti» (DLgs 297/94, art. 396, c. 2, lett. d). Il dirigente deve motivare l’eventuale scostamento da detti criteri e proposte, che si presume contemplino un’equilibrata distribuzione dei carichi di lavoro tra tutti gli insegnanti. Qualora gli organi collegiali abbiano invece formulato criteri e proposte penalizzanti per l’Idr, le relative delibere possono essere impugnate in quanto violano la sentenza citata della Corte costituzionale (oltre che la CM 9/91). Qualora invece gli organi collegiali non abbiano provveduto a fissare quanto di loro competenza, il dirigente scolastico dovrebbe ragionevolmente applicare il suddetto criterio di equilibrio, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità previsti dalla Costituzione (art. 97).
È facile dimostrare la mancanza di tale equilibrio dal momento che l’orario delle lezioni è un documento pubblico, nel quale si può agevolmente rilevare l’adozione di soluzioni discriminatorie nei confronti di alcuni docenti, per esempio confrontando il numero di ore vuote intermedie, dovute alla eccessiva presenza di prime e/o ultime ore. È ovvio che l’Idr deve svolgere il suo servizio anche nelle ore terminali della giornata di lezione, ma deve farlo in misura equivalente a quella degli altri colleghi e senza un sovraccarico di lavoro derivante da una formulazione penalizzante dell’orario di lezione. Il coinvolgimento della Rappresentanza sindacale unitaria di istituto può essere in proposito utile per evitare forme di persecuzione, che nella fattispecie sono più condannabili in quanto derivanti dalla peculiarità della disciplina insegnata.
Fonte: Ufficio Nazionale IRC – ottobre 2023



