Lettera del Vescovo sulla messa del Crisma

Alla c.a. del direttore/caposervizio

In allegato la lettera del vescovo di Treviso, Michele Tomasi, che spiega ai sacerdoti e a tutti i fedeli della Diocesi le ragioni per cui quest’anno ha scelto di non celebrare la Messa del Crisma, che ogni anno, il Giovedì santo, riunisce in cattedrale attorno al Vescovo tutti i sacerdoti diocesani e i diaconi, e alla quale partecipano religiosi, religiose e molti fedeli laici in rappresentanza di tutta la Diocesi.

Il Decreto di fine marzo della Congregazione vaticana per il Culto divino e le indicazioni della Cei davano la possibilità di spostare la data della celebrazione in un momento più favorevole.

Le successive restrizioni alle celebrazioni, dovute al contenimento della diffusione del coronavirus, hanno però reso evidente, almeno a Treviso, l’impossibilità della partecipazione anche solo di una rappresentanza significativa di persone. La situazione presentava ulteriori difficoltà per la preparazione di una celebrazione sicura e dignitosa, che potesse garantire al contempo sicurezza e valore liturgico ed ecclesiale. Non ultimo – sottolinea il Vescovo nella sua lettera – il timore per un eventuale contagio che avrebbe coinvolto molti sacerdoti provenienti da tutte le zone della Diocesi.

Di qui la decisione di mons. Tomasi, che auspica comunque un incontro presto: “Cari confratelli in Cristo, ci ritroveremo quando sarà possibile in sicurezza e in condizioni di maggiore serenità per una celebrazione insieme, per rinnovare le nostre promesse di fedeltà al Signore e alla Chiesa. Le abbiamo del resto già confermate in un momento di preghiera comune nel giorno del Giovedì santo. Le stiamo confermando nei fatti – ci proviamo, almeno – nell’impegno pastorale, là dove ciascuno di noi si trova a vivere per quanto possibile la fedeltà alla vocazione, alla chiamata che la Parola del Risorto ci rivolge. Rivolgo un saluto e un ricordo soprattutto ai confratelli con cui avremmo ringraziato insieme il Signore per i loro giubilei sacerdotali. Ricordo con gratitudine – quasi a rappresentare tutti – i cinquant’anni di ordinazione sacerdotale del Vescovo padre Gianfranco Agostino Gardin: si rinnova il legame con la Diocesi di Treviso anche nel fatto che utilizzeremo ancora quest’anno il Crisma consacrato da lui l’anno scorso”.

Ufficio stampa Diocesi di Treviso