Affreschi

Il nucleo di opere più interessanti di questa sezione è costituito dagli affreschi staccati negli anni Sessanta del secolo scorso dal Palazzo Vescovile. I due lacerti più antichi datano al 1260 circa, sono di ambito veneziano e si richiamano ai mosaici della basilica di San Marco: uno raffigura  il Martirio di san Tommaso Becket insieme all’Ingresso di Gesù in Gerusalemme e l’altro la Discesa agli inferi. Un’eccellenza è rappresentata dal Cristo passo di Tomaso da Modena della metà del Trecento. Quattrocenteschi sono, invece, due Ritratti ideali a monocromo e una singolare Veduta di Roma, oltre ad alcuni fregi con motivi fitomorfi. Di particolare interesse è anche il frammentario San Sebastiano, proveniente dall’Istituto Carolina Polacco, raro esempio della fortuna di Gentile da Fabriano a Treviso. Il Museo diocesano offre anche la singolare opportunità di ammirare nella loro originaria collocazione alcuni esempi di pittura murale profana, molto diffusa negli interni delle case trevigiane durante il Medioevo, tra XIII e XIV secolo. Sulle pareti delle sale superiori delle Canoniche Vecchie si dispiegano numerosi lacerti sopravvissuti alle varie ristrutturazioni dell’edificio: decorazioni a tappezzeria, fregi con girali, figure umane e animali fantastici. Il tema sacro è presente solo su una lunetta della parete a ridosso della Cattedrale, dove è rimasto un affresco settecentesco di Giambattista Canal con l’Immacolata tra i santi Liberale, Pietro e il beato Enrico da Bolzano, i santi protettori della Chiesa e della città di Treviso.