Archeologia

La sezione archeologica è costituita da reperti lapidei di età romana databili a partire dal I secolo dopo Cristo. La maggior parte del materiale venne in luce negli anni Quaranta del secolo scorso, nell’area delle Canoniche e in vicolo del Duomo, in occasione di lavori di ristrutturazione edilizia. Si tratta di reperti di pertinenza funeraria reimpiegati in epoca medievale nelle fondazioni degli edifici. Tra questi va citata la stele a pseudoedicola con due busti raffiguranti probabilmente una coppia di coniugi, una testa virile scolpita a tutto tondo e il fastigio di monumento a tempietto bifronte ricostruito in base ai frammenti rinvenuti. Al II secolo d. C. va riferito il sarcofago a cassa di Tito Elio Materno, veterano dei soldati della Seconda Legione Italica, e al secolo successivo l’interessante frammento di sarcofago con suonatore di siringa. Una lapide con iscrizione onoraria, già riempiegata come imposta di arco sopra il capitello di una colonna nel coro del Duomo, rinvenuta nel Settecento e poi murata nel campanile, è ora presente nel Museo quale prezioso documento per la storia della Treviso romana, a testimonianza della munificenza di quattro seviri che avevano fatto lastricare una strada con marciapiedi dal quadrivio alle mura. Degni di nota sono, infine, i due altari funerari cilindrici, in particolare quello già inglobato in un altare nella chiesa di Pero di Piave, certamente il pezzo più rilevante dal punto di vista artistico per la finezza esecutiva dei rilievi con festoni vegetali e protomi umane.