Ortodossi moldavi: festeggiati i dieci anni della comunità a Treviso

La parrocchia ortodossa moldava di San Nicola Taumaturgo, ospitata nella chiesa di sant’Agostino nel centro di Treviso, domenica scorsa 24 novembre ha solennemente festeggiato i dieci anni della sua istituzione. L’anniversario è diventato anche l’occasione per lo svolgimento della visita canonica del vescovo Ambrogio di Bogorodsk, vicario per la cura pastorale delle parrocchie ortodosse moldave in Italia, appartenenti all’Esarcato dell’Europa Occidentale del Patriarcato di Mosca, che ha celebrato la Divina Liturgia assieme a diversi sacerdoti ortodossi moldavi, provenienti da alcune parrocchie del Nord Italia.

La visita del vescovo è stata occasione per sostenere la Comunità ortodossa e per rinsaldare la collaborazione con la nostra Chiesa diocesana.
Infatti, commentando il Vangelo del buon samaritano nell’omelia tenuta al termine della Divina Liturgia, il vescovo Ambrogio, rivolgendosi in romeno e in russo ai fedeli che riempivano la chiesa, li ha esortati all’esercizio di una carità che non sia soltanto concreta, ma soprattutto autentica nelle motivazioni. Una carità che non trovi le sue ragioni e le sue forme nell’applicazione dei «precetti» osservati per tradizione, ma soprattutto nel desiderio di vivere secondo il Vangelo. Una carità che, pertanto, è possibile a tutti, anche a coloro che per varie ragioni non sono in grado di vivere pienamente secondo «le leggi ecclesiastiche».
Al termine dell’omelia il Vescovo ha ringraziato padre Giovanni Ciobanu, per il suo servizio di parroco, rinnovandogli stima e fiducia anche in occasione del suo trentesimo anniversario di matrimonio e di ordinazione sacerdotale. P. Giovanni, infatti, oltre ad essere validamente ordinato, è sposato, come la stragrande maggioranza dei preti ortodossi, e ha quattro figli.
Il Vescovo, poi, si è rivolto ai rappresentati della nostra diocesi presenti a vario titolo alla celebrazione: il vicario generale mons. Adriano Cevolotto (nella foto a destra), mons. Giuseppe Rizzo, il parroco di S. Maria Maggiore, p. Ottavio Bolis, sotto la cui responsabilità si trova la chiesa di sant’Agostino, don Luca Pertile, delegato diocesano per l’ecumenismo e don Giuseppe Tosin. Nell’occasione sono stati consegnati ai presenti diversi attestati da parte della Chiesa Moldava come riconoscimento del loro servizio svolto in questi anni con l’accoglienza della Comunità ortodossa a Treviso.
La giornata di festa è poi proseguita con il pranzo comunitario, che è stato un’occasione preziosa per rinnovare e tessere nuove relazioni fraterne, aumentando la conoscenza tra le due Chiese. Infatti, ogni forma di collaborazione, ogni reale conoscenza di un mondo, che diciamo “essere in cambiamento”, come pure un accrescimento della consapevolezza della propria identità cristiana, sono possibili solo attraverso l’incontro e il dialogo tra le persone, oltre i luoghi comuni e ogni tentativo di misconoscere semplicisticamente le differenze. Queste non ci impediscono di considerarci, come ha ricordato il vescovo Ambrogio, «un unico gregge di Cristo», benché non siamo ancora in piena comunione tra noi. In questo senso, quanto avvenuto domenica è stato un esercizio di carità e di verità che ha fatto bene ad entrambe le nostre Chiese.
don Luca Pertile
direttore dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso