Chi sono i Rom – Sinti

Coloro che genericamente vengono chiamati “zingari’ sono le persone che chiamano se stesse Rom o Sinti, essendo figli di uno o entrambi i genitori Rom-Sinti. Vedono se stessi come un insieme non
omogeneo di gruppi, li unisce, però, la coscienza di un ‘identità che li distingue dai non-zingar, il collocarsi fra questi come “altri”, l’appartenenza ad un’unica etnia, la lingua originariamente una pur nella variazione degli Imprestiti.
Hanno conservato questa identità nel corso dei secoli, nella convivenza, nella repressione, nell’adattamento alla società ospitante, non avendo mai avuto né cercato un proprio territorio dove abitare.
Comune a tutti è il modo di far cultura, l’appropriarsi di elementi della società che hanno frequentato più a lungo assumendoli con libertà e tramandandoli come propri.
Ne deriva che l’elemento comune è insieme la fonte delle differenze esteriori. In questo modo probabilmente, sono scivolati tra le maglie della cultura dominante quel tanto che era sufficiente per sopravvivere.
Ci sono Sinti e Rom, nomadi ed ex-nomadi, che vivono in Italia da secoli. Pur essendo sparsi su tutto il territorio nazionale, si distinguono nettamente dalla popolazione italiana non-zingara anche se spesso, come i Romje sedentarizzati del Sud, forse per una più pacifica convivenza, tentano di mimetizzarsi fra la gente de/luogo.
Tutte queste persone si sentono etnicamente legate con le altre sparse per l’Europa e fuori, siano Rom o Sinti o Manush o Kalè o Kaolie…, anche se non propriamente già organizzate come popolo, nonostante un riconoscimento dell’ONU.