Ascolto sinodale

Pubblicata la sintesi diocesana: i nodi tematici e le parole delle persone che hanno partecipato all’ascolto

Tutte le persone che hanno partecipato all’organizzazione e alla raccolta dei risultati della fase di ascolto sinodale diocesana l’hanno ricevuto qualche giorno fa, in anteprima. Da oggi è disponibile in questo sito in modo ufficiale (vd allegato), e per tutti. E’ il documento con la sintesi degli ascolti sinodali che a fine aprile è stato inviato alla Segreteria del Sinodo dei Vescovi, e che nei giorni scorsi è arrivato nella casella di posta elettronica di circa 750 persone, con una lettera di ringraziamento a firma del vescovo Michele Tomasi insieme ai membri dell’équipe sinodale: un modo per rendere ciascuno partecipe del percorso fatto finora, e un segno di gratitudine e di riconoscimento per questo servizio importante al cammino sinodale della nostra Chiesa.

Sono 850 gli ascolti attivati e arrivati, di cui 720 di gruppo e 130 individuali, per un totale di circa 7.830 persone coinvolte, a cui sono da aggiungere circa 700 facilitatori: oltre 8500 persone che hanno risposto all’appello di papa Francesco e dei Vescovi italiani e hanno voluto prendere parte a questa importante fase della vita della Chiesa.

“È significativo – si evidenzia nella sintesi – che così tante persone, in gruppo o a coppie, si siano incontrate in circa due mesi nei luoghi più diversi (locali parrocchiali, case, bar, scuole, contesti lavorativi e informali…) non per rispondere ad un questionario, ma per ascoltarsi reciprocamente, coinvolgendo anche persone che vivono saltuariamente la vita della Chiesa o che ne sono ai margini (amministratori, gruppi sportivi, classi scolastiche, gruppi informali, operatori sanitari…). Da queste esperienze sono emersi: un diffuso desiderio di far sentire la propria voce insieme ad altri; uno stupore e una gratitudine, soprattutto in chi non partecipa alla vita della comunità, di sentirsi interpellato da una Chiesa che desidera ascoltare; un apprezzamento per il metodo utilizzato, auspicandone un impiego permanente nella vita delle parrocchie”.

“È da evidenziare – continua la parte introduttiva del documento – che non tutti hanno realizzato gli ascolti secondo la modalità proposta della “conversazione spirituale”; in questi casi spesso ci si è limitati ad evidenziare prevalentemente il “dover essere”, ad un confronto sulle idee e opinioni più che sul vissuto. Parte dei desideri e dei sogni emersi, ad esempio, non sembra nascere da intuizioni suscitate da esperienze vissute o incontrate. Del resto, come qualcuno ha osservato, potrebbe non esserci l’abitudine di condividere la vita quotidiana nelle nostre comunità né di leggere insieme criticamente la realtà. Nella sintesi sono stati raccolti comunque questi desideri in quanto mettono in risalto ciò che non si avverte presente nel vissuto ordinario della comunità cristiana. Infine, merita di essere sottolineato che gli ascolti di persone sotto i 25 anni sono quasi il 20% (oltre 1.700 giovani coinvolti). Gli adolescenti e i giovani sono quindi una fascia d’età fortemente ascoltata, coinvolgendo in particolare molte persone che non frequentano abitualmente la comunità cristiana, grazie anche all’impegno di un certo numero di insegnanti di Religione cattolica, che generalmente hanno proposto attività di ascolto sinodale a classi di quarta e quinta superiore divise in piccoli gruppi. Le principali questioni emerse sono perlopiù riconducibili a dei “nodi” che hanno trovato espressione sia come esperienza positiva vissuta, sia come elemento di debolezza, sia come attesa/desiderio. Un esempio chiarificatore riguarda la modalità dell’accoglienza, segnalata come esperienza centrale e generativa del camminare insieme, come dimensione critica quando manca nella vita della Chiesa, come atteggiamento centrale nel sogno di Chiesa”.

Il documento elenca i nodi tematici individuati e, per quanto possibile, riporta le parole stesse delle persone che hanno partecipato all’ascolto, con un ampio uso di citazioni, indicate in corsivo.

Le dimensioni che emergono: l’accoglienza e l’ascolto, l’ascolto della Parola e l’annuncio, la conversione missionaria e di Chiesa “in uscita”, il servizio e la testimonianza, la sinodalità vissuta, la relazione con il territorio e la società, la relazione tra laici e presbiteri, le Collaborazioni Pastorali.

Non ci sono stati i tempi per convocare un’Assemblea diocesana presinodale. Una prima sintesi degli ascolti sinodali è stata presentata al Consiglio Pastorale Diocesano e al Consiglio Presbiterale riuniti in seduta congiunta lo scorso 4 aprile. Ai Consiglieri, suddivisi in piccoli gruppi, è stato chiesto di leggere i dati presentati e di lasciarsi interpellare da essi con la modalità sperimentata negli ascolti sinodali. E questa ulteriore riflessione è stata compresa, con un capitolo a parte, nel documento di sintesi.

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In questi mesi l’équipe sinodale, in comunione con il Vescovo e seguendo le indicazioni della Commissione per il Sinodo delle Chiese che sono in Italia sul secondo anno dedicato alla fase narrativa e di ascolto, si confronterà e valuterà con gli organismi di partecipazione le modalità, i tempi e le prospettive di restituzione della prima fase del processo di ascolto alla diocesi tutta e ai singoli territori e realtà. Questo per continuare a discernere ciò che lo Spirito ci sta suggerendo per la vita della Chiesa.