San Camillo: messa con il Vescovo a conclusione del centenario della morte del beato Luigi Tezza

“Nella parabola del Vangelo di oggi padre Tezza sarebbe stato uno degli operai della prima ora, ma non avrebbe mai protestato davanti al Signore per la sua bontà nei confronti degli operai dell’ultima ora”: così il vescovo di Treviso, Michele Tomasi, nella celebrazione eucaristica che ha chiuso, oggi pomeriggio, nella chiesa dell’Ospedale San Camillo di Treviso, le celebrazioni per il centenario della morte del beato padre Luigi Tezza, fondatore delle Figlie di san Camillo. E proprio la superiora della comunità e direttrice dell’ospedale, suor Aline Ilboudo, ha salutato e ringraziato all’inizio della messa il vescovo e tutti i presenti, in particolare tutti coloro che hanno collaborato nelle varie iniziative del centenario.
Un sacerdote santo, padre Luigi Tezza, toccato a tal punto dall’amore di Dio – ha detto il vescovo – da capire che Dio ama tutti, soprattutto quelli dell’ultima ora, quelli che sono maggiormente nella prova, come i malati. “Ringraziamo il Signore perché dona alla sua Chiesa e al mondo uomini e donne perché trasformino in vita le parole del Vangelo”.
Mons. Tomasi, prima della benedizione con la reliquia del beato, ha ringraziato le religiose e i sacerdoti camilliani presenti, e tutto il personale dell’ospedale per la cura verso i malati e i sofferenti.
Alla celebrazione hanno partecipato anche personale e dirigenti del san Camillo, dirigenti dell’Ulss 2, il prefetto di Treviso, Angelo Sidoti e il presidente del Consiglio comunale Antonio Dotto.