Contributo 8xmille 2020

Carissimi e fedeli amici del Seminario, tra i mille volti dell’ 8 per mille ecco quello del Seminario di Treviso, che si trova a ridosso dell’ingresso principale della Chiesa di S.Stefano in S.Nicolò di Treviso.

Come vedete nella foto, l’ingresso è tra due ali di fabbricati che sembrano essere come due braccia aperte che accolgono tutte le persone che desiderano entrarvi. In effetti è così, anche se in questo tempo di pandemia non ci è consentito il libero assembramento, una stretta di mano, un abbraccio.

É il luogo ove si formano i futuri sacerdoti: abbiamo ragazzi dalla prima media sino a giovani e adulti che frequentano i corsi teologici, per arrivare ai diaconi che si preparano per la consacrazione al sacerdozio.

Ed è proprio per questi ragazzi e giovani, che provengono da alcune parrocchie della nostra diocesi, che anche nel 2020 il Seminario Vescovile di Treviso ha ricevuto un contributo derivante dall’8permille della Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) per € 300.000 con i fondi per il “Culto e la Pastorale” ed € 120.000 per borse di studio per i seminaristi, tratto dai fondi per gli “interventi caritativi”.

Sembrano cifre rilevanti se considerati solamente sotto l’aspetto della quantità di denaro, ma sappiate che sono comunque insufficienti per gestire l’intero complesso seminarile, tenuto conto che il piccolo aiuto che proviene dalle loro famiglie non è sufficiente per sostenere l’intero percorso formativo dei propri figli.

Quello che ci è pervenuto è quindi un dono della Provvidenza, specialmente in questo periodo di ristrettezze a causa della pandemia. Infatti anche l’aiuto che proviene dalle parrocchie per la Giornata del Seminario testimoniano le grosse difficoltà che stiamo attraversando.

Siamo grati, quindi, a quanti continueranno a firmare nella denuncia dei redditi per la Chiesa Cattolica e a quanti ci daranno una mano con una propria libera offerta.

Inoltre, la C.E.I. ha messo in programma di assegnarci un contributo di € 337.541,00 (nel 2020 è pervenuto il 50% dell’importo erogato), a fronte di una spesa di € 482.201,00 (la differenza per € 144.660,00 rimane a carico del Seminario), per l’urgentissimo intervento di manutenzione straordinaria dell’Ala Est del Seminario che comprende: al pian terreno: la sacrestia di s. Nicolò, la Sala del Capitolo, la Cappellina del S. Curato d’Ars; al primo piano: un grande salone per il Museo; al secondo piano: camerette per alloggio seminaristi.

I lavori sono iniziati e stanno riportando alla luce la bellezza, l’ingegno e la maestria che è stata posta nella costruzione di questo antico edificio (XI-XII secolo). Dall’iniziata rimozione del pavimento del grande salone del Museo, stanno venendo alla luce alcuni piccoli oggetti che testimoniano la presenza dei frati Domenicani.
Auspichiamo che al termine dei lavori questa grande sala da adibire a museo, assieme alla biblioteca diocesana, a quella “Capitolare”, all’archivio diocesano e all’immancabile Sala del Capitolo, possano dare vita ad un “Polo culturale” raccolto nel chiostro minore del Seminario di Treviso.

Inoltre, la Conferenza Episcopale ha anche definitivamente erogato il saldo del contributo di € 35.000,00 per la manutenzione straordinaria della Chiesa dell’Immacolata, la Chiesa del Seminario che un tempo era identificata come la Cappella dei Chierici.

Infine la predetta Conferenza ci ha aiutato, come altri Enti diocesani, per sostenere le innumerevoli spese dovute al Covid-19, assegnandoci un contributo per € 100.000 che va a coprire quasi tutte le spese sostenute per la situazione pandemica.

Tanti lavori, tanti pensieri, tante preoccupazioni alle quali cerchiamo di dare sempre più una soluzione, anche cercando di vivere ed economizzare il più possibile, senza però far venir meno il sostegno logistico ai Seminaristi; ma i fondi non bastano mai ed il bilancio è perennemente in rosso. Continuiamo a confidare nella Provvidenza e nella vostra generosità.

Grazie, perciò, a quanti vorranno continuare a sostenere questa Istituzione che prepara i sacerdoti, che un domani saranno i nostri nuovi pastori per le nostre comunità parrocchiali.